Mount Carmel

Mount Carmel

2010 (Siltbreeze)
classic hard-blues

Avete pensato che "Brothers", l'ultimo disco dei Black Keys, fosse troppo ruffiano per accaparrarsi la bandiera del rock americano? Ormai consunta, invece, quella di band navigate come i Quasi? Poco credibili e ormai involute le fiammate canadesi di Black Mountain, Frog Eyes e Wolf Parade? Seppellito dai clichè, autoreferenziale il movimento psych americano, quello dei Black Angels, dei Brian Jonestown Massacre e dei Black Rebel Motorcycle Club?
È venuto quindi il momento di fare piazza pulita di meta-analisi su musicisti che paiono guardare la propria musica più dall'esterno che dall'interno: a noi (!) i Mount Carmel, trio (di cui due fratelli) di Columbus (Ohio). Dopo un solo anno insieme, contano già un'apparizione al South By Southwest e un album già pubblicato a Maggio.

Qualcuno li troverà simili a dei Pontiak travestiti da Allman Brothers, sta di fatto che il loro esordio omonimo non ha bisogno di grandi presentazioni. Potrebbe essere il disco della band di un amico, per come risuona dell'immediatezza di una registrazione senza fronzoli (tutti in studio e via), oppure quello di una grande band seventies.
Forse è proprio questo suono classic rock, i riff riverberanti che sollevano nuvole di polvere, l'alternanza interminabile di assoli tra chitarra e batteria (come nella coda jazzistica di "Hear Me Calling") e il growl roco d'alcool che hanno attratto la stampa - e il pubblico, soprattutto - connazionale, facendone un piccolo fenomeno revivalistico. È bello, in effetti, favoleggiare di altri tempi e luoghi e perdersi nelle code Lynyrd Skynyrd della pleonastica "Studio Jam", lasciarsi cullare dal rumore confortante di una nostalgia per tempi che non torneranno. A volte, poi, basta anche un piccolo movimento ben sfruttato, come l'arresto di "Still Listening", a stringere lo stomaco.

Certo, vieppiù in questi anni di spasmodica ricerca del nuovo, del "suono" nuovo in particolare, questa uscita potrà sembrare tremendamente scolastica, acerba. In un certo senso lo è: è il risultato di un solo anno di attività, la cui pubblicazione non è certo affrettata ma soffre di naturali, comprensibili limiti espressivi. In casi come questi non si può che attendere gli sviluppi del progetto, godendosi intanto questo dispaccio, piacevolmente anacronistico.

23/12/2010

Tracklist

  1. Living Like I Wanna
  2. Still Listening
  3. ZZ Breakers
  4. Sacksburg
  5. Hear Me Callin (Ten Years After cover)
  6. I Work While You're Sleeping
  7. Studio Jam

Mount Carmel sul web