Pink Holy Days

Nicht

2010 (Circolo Forestieri)
electro, post-punk

Manifestazione tutta italiana di quel nu-rave che tanti cuori seppe spezzare fino a un paio d'anni fa, i Pink Holy Days si presentano solo ora all'appuntamento dell'album, pubblicato sotto l'egida del Circolo Forestieri dopo un primo Ep apparso nel 2009. Similmente ai compagni di etichetta Don Turbolento o di altri compatrioti musicalmente assimilabili come Did, Trabant o Low Frequency Club, il duo bresciano riversa sui neuroni scoperti dell'ascoltatore i liquami florescenti di un "techno industrial punk" (la definizione è del gruppo) sinistramente danzereccio, nel quale si ritrova, ben maciullato e sminuzzato, un po' di tutto: certo concettualismo baggy dei tardi e più nichilistici (del resto il titolo dell'album non lascia adito a molti dubbi) Primal Scream, le afasiche decostruzioni post-punk di Suicide, Cabaret Voltaire e Clock Dva ma anche improvvise propulsioni neworderiane, rivedute e corrette secondo le cifre elettroniche di un assemblaggio post-moderno. Per ora colpisce la ricerca sonora e il cerebralismo a tratti esasperato. Eppure il potenziale della band ancora fatica a trovare una sua compiuta modalità d'espressione e fruizione.

16/01/2011

Tracklist

  1. Beggar
  2. To Come
  3. Blind
  4. Not Material Girl
  5. Yellow
  6. Less And Less
  7. Paint Stripper
  8. Reel Installation
  9. Low
  10. Hands

Pink Holy Days sul web