Rolo Tomassi

Cosmology

2010 (Hassle)
post-hardcore, math-rock

Da sempre un po' sguarnita sul versante hardcore (sebbene poi un libro come “Quando Bruciammo L’Inghilterra!” dimostri eloquentemente l’esatto contrario...), l'odiata/amata Gran Bretagna, a volerlo, sa regalare qualche piacevole sorpresa anche in mari storicamente poco pescosi per la patria elettiva del leziosismo melodico irriducibile. I Rolo Tomassi sono nel caso specifico un interessantissimo quintetto di Sheffield da poco giunto alla soglia del secondo album (escludendo gli innumerevoli Ep, split e remix sparsi negli anni) che è riuscito a distinguersi dal marasma babelico di band che abitualmente intasano l'angusto sottoscala di Nme grazie a un proposta assolutamente atipica e all'intensità arroventata di esibizioni dal vivo presto consegnate alla leggenda delle cronache provinciali dell'impero.

I cinque sheffieldiani propongono infatti uno stortissimo e tachicardico post-hardocore di notevole impatto, punteggiato qua e là dal suono ossessivo di synth malevoli, che colpisce soprattutto per la sua eterodossia concettuale e per la capacità di innestare in macellerie soniche in puro stile grind l'estasi lussureggiante di arditissime progressioni math-prog e inopinate divagazioni avant-jazzfusionali, che fanno venire in mente Shellac o Don Caballero. Il tutto si ritraduce in uno strenuo bifrontismo compositivo compenetrato di pieni e vuoti in alternanza rapsodica nel quale, alla furia cieca (per quanto geometricamente rigorosa) di “Agamennon”, “Tongue In Chic” o “French Motel” risponde la dispersione dreamy psichedelica (contrassegnata dall'ingresso della voce femminile) della lunga “Cosmology” o di “Kasia”, passando attraverso il sinfonismo mirabilmente progressivo di “Unromance”.

Come un ideale punto di intersezione genetica tra Napalm Death, Enter Shikari ed Hella, i Rolo Tommasi lasciano roteare la propria musica su se stessa, avvolgendola in una spirale cromatica di contaminazioni, fino a farla esplodere nel furore bestiale di un'ascesi rumorista sinceramente encomiabile. Da seguire.

 

29/07/2010

Tracklist

1. Katzenklavier
2. Agamemnon
3. House house casanova
4. Party wounds
5. Unromance
6. French motel
7. Kasia
8. Sakia
9. Tongue-in-chic
10. Cosmology

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