Serafina Steer

Change Is Good, Change Is Good

2010 (Static Caravan)
alt-folk, electro-pop

Persa in lussureggianti tratteggi gotici, la cantautrice inglese pare non avere in realtà i mezzi per permettere all'ascoltatore di perdersi nelle atmosfere lugubri e sospese di questo suo nuovo disco, dal titolo enigmatico e ossessivo: "Change Is Good, Change Is Good". La Steer si inserisce di sbieco nel novero del cantautorato al femminile più medievaleggiante (è arpista come la Newsom, sfoggia orpelli francofoni come "Margoton"): a comporre il suo racconto da un'ipotetica Avalon fatata pensano anche ovattati richiami elettronici, a volte perfino tracimanti in scialbi tentativi techno (!), come in "How To Haunt A House Party".
La voce della Nostra cambia spesso velocità e direzione, alla ricerca di un varco che le permetta di imbroccare una melodia di qualche tipo: il labirinto incantato in cui si è cacciata pare però schiacciarla, spingendola a troncare a metà composizioni che appaiono, di conseguenza, interrotte, senza via di uscita appunto. Lontana dall'evocativa purezza di riferimenti di più alto rango (Sharron Kraus e Marissa Nadler), il suo rifugio in soluzioni electro-pop pare una resa annunciata.

17/05/2010

Tracklist

1. Shut Up Shop
2. Day Glo
3. GSOH
4. The Valley
5. Motion Pictures
6. Drinking While Driving
7. How to Haunt a House Party
8. Margoton
9. Port Isaac
10. The Sisters of Porportion
11. Half Robot
12. Ulular

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