The Body

All The Waters Of The Earth Turn To Blood

2010 (At A Loss)
experimental sludge-doom metal

Originari dell'Arkansas, Lee Buford (batteria) e Chip King (chitarra) vivono a Providence, nel Rhode Island. Suonano un mix di doom-metal e sludge, ma l’imperativo è quello di non fermarsi al suono brado e imponente.

Prendete, per esempio, il coro celestiale che per buoni sette minuti domina “A Body”: se non arrivasse lo squasso sludge a disinnescare la miccia, potreste avere anche il dubbio di aver messo le mani su un disco di musica sacra. Poco male, comunque, perché il brano è tra le cose più interessanti ascoltate quest’anno. Se siete ancora scettici, concentratevi sulla preghiera-mantra che si avvia e poi resiste come un messaggio subliminale oltre l’incedere metallurgico di “Empty Hearth”. L’effetto è, indubbiamente, straniante. Stesso discorso per il canto polifonico che fronteggia un insistito riff in “Even The Saints Knew Their Hour Of Failure And Loss”.

Anche quando l’interplay tra i due appare orientato verso una riproposizione più o meno fedele di certi stereotipi del genere (come, per esempio, nell’occhiolino strizzato agli Earth – magniloquenza e minimalismo – di “Ruiner”), ecco che tutto viene traslato in una dimensione futurista (“Song Of Sarin, The Brave”) o condotto verso un gioco al massacro tanto debordante da chiamare in causa anche le cavalcate tribaleggianti degli Shit And Shine.

Un senso di rabbia viscerale fa il paio con un’angoscia opprimente alla fine di questi scarsi cinquanta minuti di musica. E poco importa se qualcosa è ancora da registrare: trattasi di linfa vitale per questo (non-)genere.

06/09/2010

Tracklist

  1. A Body
  2. A Curse
  3. Empty Hearth
  4. Even The Saints Knew Their Hour Of Failure And Loss
  5. Song Of Sarin, The Brave
  6. Ruiner
  7. Lathspell I Name You

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