Trans Am

Thing

2010 (Thrill Jockey)
math/post, space-rock

Credevate che il post-rock fosse morto e sepolto? Magari eravate pure contenti? Bravi, complimenti: l'avete fatto incazzare, e ora è tornato per farvi il culo.

No, La Cosa non ce l'ha nello specifico con voi. Manco vi vede. Una volta evocata, procede modello carrarmato calpestando ogni cosa che incontra. Macina e tritura: divora, e fagocitando apprende quel che gli serve per evolversi. I droni, le distorsioni degli Isis, i calcoli di Meshuggah e Dillinger Escape Plan; perfino qualcosa dei Battles è entrato nel suo Dna.
Sostanzialmente, però, è un ritorno a "Futureworld". Vocoder alieni, beat programmati, vampate psychhardprog per un flusso titanico e sci-fi; un monolite alla "2001: Odissea nello spazio", imperscrutabile ed efferato.

Il suono è algido, meccanico. Disumano. Nei crepitii di synth e flanger, però, sembra di scorgere le fiamme e i boati silenziosi di qualche astronave in avaria. Tipo VNV Nation: il clima è quello marziale e desolante di uno Star Wars cyberpunk, canto epico di una specie che non può più arrestare la sua metamorfosi in Cosa post-umana.
Una transizione violenta, che riporta i Trans Am a quello che sanno fare meglio: pestare. A nove album dall'esordio, la tecnica del terzetto si è affinata, ha raggiunto una precisione chirurgica. Non ci sono più colpi fuori tempo nello Juggernaut kraut-zeppeliniano che scandisce il ritmo, e ogni rimbombo, sferzata di synth o pausa momentanea è perfettamente calibrata per massimizzare la sezione d'urto.

Non illudetevi di reggere l'impatto: "Thing" vi stenderà.

22/04/2010

Tracklist

  1. Please Wait
  2. Black Matter
  3. Naked Singularity
  4. Thing
  5. Bad Vibes
  6. Heaven's Gate
  7. The Silent Star
  8. Arcadia
  9. Apparent Horizon
  10. Interstellar Drift
  11. Maximum Yield

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