Ectoplasm Girls

TxN

2011 (Ideal)
haunted industrial

Nato come complessa fusion audiovisiva, il progetto di Nadine Byrne e sua sorella Tanya è una creatura inquieta che riflette un'estetica passata, quasi remota del soprannaturale e della concezione di aldilà. In un limbo sfumato tra i racconti di Lovecraft, le poesie più angosciate di Dickinson e Blake e il Poe più esoterico, le due artiste montano una complessa performance che si è evoluta nel corso del tempo, segno anche della prolifica attività delle due fuori dal semplice campo musicale.
Sicuramente da segnalare è "Kate and Margareth", mostra fotografica del 2008 riguardante due famose medium del diciannovesimo secolo. Una mostra che ha avuto una valenza emotiva e simbolica cruciale: tra le polverose, grigie raffigurazioni si distingue anche un volto estraneo, quello incerto e ricostruito della madre di Nadine e Tanya, scomparsa quando erano ancora in tenera età. Un'assenza che è stata alla base del progetto del duo, una sorta di autoanalisi e terapia artistica, che potesse diffondere e approfondire l'esperienza con la morte e i sogni ("In the project we express our joint experiences with death and dreams").

Dallo stesso bisogno psicologico prende forma ora il loro primo disco, che raccoglie materiale composto a partire dal 2007 e quello più recente. L'intento però non è antologico, bensì strutturato e organizzato in diversi movimenti/momenti, segnali inconsci di incubi e miraggi nebbiosi.
L'apertura è affidata a "Dvorek", piccola finestra di rumori ripetitivi, legni e tubi metallici, in uno scandire alineare e cacofonico. Ben diversa è "Before It Gets Too Late To Begin", un carillon stridente e acuto, in cui altalenanti voci fanciullesche emergono da un tappeto noise. Composizione emblematica del disco, vuole raccogliere in sé l'idea dell'infanzia interrotta e del trauma subìto dalle artiste, mostrando un incedere onirico e distorto, confuso e informe.

Le successive "I Is The Heart" e "It Is True" affogheranno qualsiasi forma di sensazione in un ambient-industrial spettrale e liquido, quasi del tutto atonale. Un terrore soffocato che rabbrividirà nel nucleo centrale del disco, formato dal trittico "Sexodrome", "If Your Mother Asks" e "Mama Put Me In A Pie". Qui assistiamo al formarsi di maschere di Rorschach soniche che si creano in maniera apparentemente casuale, ambigua, mostrando scene surreali e dadaiste a metà strada tra l'impro, la prima trance e l'industriale più vicino al pop destrutturato.
Le successive tracce breakbeat in "This Is", il frastagliante loop di "Continuos Manifesto" e la concludente e radiofonica "Moment 22" sono imprigionate nell'atmosfera immobile e nascosta che permea tutto il disco. Un angolo riparato e buio, un caleidoscopio monocromatico racchiuso nella mente di Nadine e Byrne, attente custodi del loro mondo infestato.

Pur costeggiando alcuni riferimenti estetici della witch house più rumorosa e della primigenia moan wave, il disco evidenzia una forte personalità, che rifiuta i semplici cliché e soprattutto i classici collegamenti, in favore di un'introspezione aperta e pura della propria mente. Un atto senza filtri dentro la materia viva.

05/12/2011

Tracklist

  1. Dvorek
  2. Before It Gets Too Late To Begin
  3. I Is The Heart
  4. It's True
  5. Sexodrome
  6. Adéle
  7. If Your Mother Asks
  8. You Be Me
  9. Mama Put Me In A Pie
  10. This Is
  11. We Are
  12. Continuous Manifestations
  13. In Heaven

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