Progetto solista di Adam Kalmbach, di stanza nel sud-ovest del Missouri, Jute Gyte è attivo nella scena black-metal più oltranzista e sperimentale da almeno un lustro, durante il quale ha pubblicato già un buon numero di dischi. “Verstiegenheit” potrebbe essere il suo lavoro più maturo, grazie a una scrittura relativamente più equilibrata. Dal galoppo “contenuto” di “Gates Of Day And Night” fino alla lacerante e gelida malinconia di “To Return And Revere The Desolate Places (Late Idyll)”, passando per i “vuoti” e i “pieni” di “Apparition in the Woodlands at Dusk”, la lugubre soundtrack di “Church Not Made With Hands”, le tentazioni hard-rock di “Emblem of Fertile Blood and Death” e la trascinante e "progressiva" “The Frailty Of Everything Revealed”, Kalmbach lancia dal sottosuolo un altro disperato SOS.
15/05/2011