Il progetto Le Corbeau propone, in “Moth On The Headlight”, un crogiuolo di generi e sottogeneri noise-rock: il grunge sfatto di “Yvette Rosemont” (con riff noir di sax e basso), la quasi garage “Remains”, lo psych-pop distorto di “1959”, e la concitata “Another Moment When Time Stands Still”. “1962” è una buona introduzione ai nove minuti di “Mizogumo”, l’unica composizione ad addentrarsi nel noise “progressivo” brevettato dai Paik.
Dietro la sigla Le Corbeau si nasconde (e non a torto) Øystein Sandsdalen, già chitarrista dei celebrati Serena Maneesh, assieme ad altri cinque musicisti, per confezionare un albo - il terzo - che più che proporre musica originale cerca di riempire possibili interstizi ancora vuoti nel cosmo del risaputo. Derivativo e formulaico (anzi, spesso copia-incolla dei suoi stessi riff), ha nel sax una generosa donazione di serietà.
20/06/2011