Questo quartetto di Manchester (ma, meraviglia del globalismo inverato, con membri americani e neozelandesi) alimenta il volano tra America e Inghilterra (e ritorno), grazie ad un dischetto all’insegna di un noise-pop tutto riverbero e ritornelli facili facili sputacchiati a manetta come pallottole di carta straccia e sogno da una cerbottana artigianale. Il miele appiccicoso di melodie vocali, che più sixties davvero non si potrebbero, finisce così con lo spiattellarsi sotto le suole di un garage-surf fatto in casa. Sulla scia delle produzioni Captured Tracks e In The Red, e con forti legami di parentela stilistica con i compatrioti Pens, Graffiti Island e Male Bonding (tanto che si potrebbe quasi già parlare di scena, tenuta a battesimo dall’etichetta Italian Beach Babes), i quattro imbastiscono un sussidiario mirabolante di canzonette fumettose che si lasciano stropicciare senza troppi complimenti. (Non) diventeranno famosi, ma sta bene così.
17/04/2011