Mortification To The Flesh

Le Tresor Maudit

2011 (FinalMuzik)
industrial

Tutto ebbe inizio con Bog-Art. Dietro a questo moniker c'è Hubert Haverkamp; un misterioso artista tedesco e fondatore, a Münster, nell'ormai lontano 1987, dei Mortification To The Flesh. Nasce come batterista e percussionista nei Legion Fondor, una sconosciuta punk-band tedesca dei primi anni 80. In seguito, nel periodo che va dal 1983 al 1986, assieme a Bettina Schob e Gabi Seifert crea il progetto sperimentale e audiovisivo dei "Nadeln In Ketten", mentre nel frattempo con H.Christian Wilp, più conosciuto come Chazev, fonda i Der Schwarze Kanal.
Da queste esperienze artistiche nascono finalmente i Mortification To The Flesh, la cui line-up dell'epoca e ormai definitiva si componeva di tre persone: Bog-Art, Annett Falkenheiner e Irmelle Von Dohlen.

Pescando in tutta Europa, dalla coldwave francese al noise italiano, dall'industrial-noise britannico alla Neue Deutsche Welle, riuscirono a creare un suono ibrido e unico; infatti, molti sono i riferimenti con le numerose correnti musicali dell'epoca. Qualche traccia prodotta per una cassetta e un unico full lenght rappresentano la loro intera discografia.
Il disco in questione è intitolato "Le Trèsor Maudit"; esso è uscito nel 1988 in sole trecento copie e da allora mai più fu ristampato, tanto da farlo sembrare, e giustamente, uno di quei dischi di culto.
Chi ha il merito di questa prima ristampa ufficiale è la FinalMuzik; l'etichetta friulana creata qualche anno fa da Gianfranco Santoro, personaggio storico e importante dell'underground italiano fin dalla prima metà degli anni 80, sia come musicista (L.S.D., Cinise) e sia come fondatore di etichette indipendenti (Discipline Produzioni, Sin Organisation).

 

"Le Trésor Maudit" è un disco oscuro e luciferino. Pronti, via e "Germanica" ti scaraventa in fondo al più profondo pozzo attraverso i suoi corposi e sintetici beat e una vocina perfida e diabolica; tutto il resto del disco, invece, è solamente un vano tentativo di risalita.
Segue quindi "Quiddity", che apre con morbidi giri di sintetizzatori curati per questa occasione da Al Margolis (If, Bwana), compositore avanguardista americano, e si chiude, contrapposto dall'isterico cantato di Annett, con i taglienti rumori creati abilmente da Giancarlo Toniutti; musicista sperimentale italiano ospite solo in questa traccia. "Memento" invece trasmette forti sensazioni d'inquietudine; i suoni si fanno più eterei e industriali e la voce, con quel suo incedere quasi stonato, porta a riscontri musicali tipo i Die Tödliche Doris.

Giri sinfonici di synth, diaboliche nenie e possenti battiti marziali di batterie, che fanno ricordare i migliori Test Dept., sono le peculiarità di "Stroke Of Genius"; conferendo così alla canzone un tocco d'epico.
La title track è scandita da litanie cantate in tedesco e latino e da un rumore di sottofondo quasi da bombardamento bellico; la sacra rappresentazione della lettura di un atto testamentario. Infine l'epitaffio spetta di diritto a "In-Flu-En-Ca", che originariamente chiudeva il disco. Qui, gelidi suoni di tastiera e armonici loop di sintetizzatori dai forti richiami horror-stilistico tipo Goblin, si alternano a giochini elettronici - industriali degni del miglior Alain Neffe (Human Flesh) o di Frank Tovey (Fad Gadget).
La ristampa si chiude con la malinconica e industriale "Deserved", l'ottima registrazione dal vivo di "In-Flu-En-Ca" e le poche e tristi note dell'hidden track finale; tutte canzoni non presenti nel disco del 1988.

La ristampa di "Le Trésor Maudit" apre per la FinalMuzik una nuova collana musicale chiamata "Eighties". Nella speranza che ulteriori oscuri album siano pubblicati, possiamo stabilire che è stato un ottimo lavoro di ripescaggio.

"Le Trésor Maudit" è un tesoro maledetto che per troppo tempo non ha visto la luce; è un disco folle, la musica giusta per persone mentalmente instabili o borderline.

 

24/08/2011

Tracklist

  1. Germanica
  2. Quiddity
  3. Memento
  4. Stroke Of Genius
  5. Le Trésor Maudit
  6. In-Flu-En-Ca
  7. Deserved
  8. In-Flu-En-Ca, Live
  9. Remix Of Genius

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