Il chitarrista bolognese Federico Fantuz, visto e ascoltato di recente nella band al fianco di Beatrice Antolini, realizza, attraverso il suo progetto Music For No Movies, un ambizioso affresco sonoro che sa nutrirsi, con equilibrio e raffinata ricerca compositiva, di suggestioni ambient-folk, neo-classiche, impro e post-rock. Il suo tratto asciutto e incisivo, in bilico tra Bill Frisell, Marc Ribot e John Abercrombie, si perde e si ritrova, disegnando paesaggi cinematici e sontuose astrazioni melodiche che fanno venire in mente certi algidi scorci ECM (“Space Trees”) così come le epifanie psichedeliche di un Ben Chasny (“Waterquake”). “Violent Zen” struttura e disloca così una sequenza di ambienti ed atmosfere sempre intense, spalancando il sogno di film immaginari da guardare ad occhi chiusi (“Wind Wash”).
02/05/2011