My Foolish Heart

Ocean Ocean

2011 (Happy / Mopy Records)
folk-pop, prog

Italiani, da Cortanze in Piemonte, i My Foolish Heart si presentano sulla loro pagina Facebook con la frase: "Music for very old people". Ascoltando il loro esordio sulla lunga distanza, la sensazione è francamente questa. Musica dai sapori dimenticati, delicata, ben rifinita e colorata. Non canzoni dall'aspetto antico, adatte per nostalgici irrecuperabili, bensì una raccolta di melodie che rimandano al passato in maniera intelligente, rivisitando la chiave di lettura delle fonti di ispirazione con efficacia.

Una delle prime cose che salta all'attenzione è la produzione del suono pulita e ben calibrata: nonostante siano degli esordienti, i My Foolish Heart e la loro squadra di lavoro dimostrano di saper controllare ogni singolo particolare con perizia. Il secondo aspetto è la poliedricità strumentale della musica, che deve la propria esplosività a Stefano Ordazzo, metà maschile del duo, che suona una quantità incalcolabile di strumenti senza perdere di vista la coesione del tutto. Dall'altra parte troviamo la voce di Caterina Sandri: profonda, adatta ai toni sia concitati che delicati, dotata di espressività e molto duttile. Se in "Sootiness, Sonsy Girl" le qualità da cantante pop non le mancano, il meglio arriva nei piccoli episodi ("Let's Jame The Brakes", "Notical Mile"), dove l'ugola cristallina si esprime con variazioni cromatiche notevoli.

"Ocean Ocean" è un disco dalla difficile catalogazione. Nonostante la struttura sia quella folk classica, le contaminazioni arrivano sia a livello percussivo che di scrittura. Infatti, se l'arpeggio di chitarra prende il sopravvento abbiamo davanti timide perle acustiche di sicuro impatto (l'apporto scintillante del piano in "After Eight" e "A Lawn Sprinkler"), circondate da un singolo folk-rock efficace ("Sootiness, Sonsy Girl") e perfino da rimandi al Brasile tropicalista (l'adorabile "Let's Jame The Brakes"). Le forti tinte strumentali del duo vengono fuori nelle lunghe suite ("No Thingness", la title track), le quali danno sfogo a un lato più improvvisato e squisitamente prog, donando un'ariosità globale che rende il disco sfaccettato e molto gustoso.

Non c'è dunque limite alle potenzialità di queste dieci canzoni e dei loro autori, qualcosa bolle in pentola e "Ocean Ocean" è soltanto l'antipasto di una portata che potrebbe diventare perfino succulenta. Strumenti, ispirazione e capacità ci sono, aspettiamo con ansia i prossimi sviluppi per capire se ci abbiamo visto giusto.

28/01/2012

Tracklist

  1. After Eight
  2. A Lawn Sprinkler
  3. Sootiness, Sonsy Girl
  4. Dreamy Head
  5. Let's Jame The Brakes
  6. Notical Mile
  7. No Thingness
  8. The Opposite Is True
  9. The Sad One
  10. Ocean Ocean

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