Patrick Wolf

Brumalia Ep

2011 (Mercury Records)
folktronica
6.5

Troppo patinato, troppo gioioso, troppo romantico, troppo pop... l'ultimo, recente album di Patrick Wolf, "Lupercalia", oltre a contenere diverse belle canzoni, presentava, suo malgrado, anche tutte quelle peculiarità necessarie per deludere quell'ampia frangia di ascoltatori che avrebbe preferito continuare ad ascoltarlo nelle sue solite vesti di moderno e sofisticato folk-singer in bilico tra suggestioni classiche e arditi arrangiamenti elettronici.
Apprezzeranno probabilmente un po' di più questo breve Ep di sette brani, registrato durante gli ultimi mesi trascorsi in tour e realizzato per accompagnare la pubblicazione del singolo "Together", che del disco precedente rappresentava il momento più dinamico, col suo piglio quasi danzereccio. Ad eccezione del brano "Time Of Year", che riprende le atmosfere gioviali e vintage di "The City", avvolto però da un'aura meno solare, questo nuovo lavoro, a partire dall'austera copertina (opera di Patti Smith), sembra essere stato concepito, infatti, per creare una controparte più cupa e invernale alla luminosità di "Lupercalia".

Le celebrazioni latine evocate dal titolo, "Brumalia", stavolta fanno riferimento a quelle dedicate al dio Bacco e che si svolgevano appunto nel mese di Dicembre, a ridosso del solstizio invernale, quando le giornate diventano più brevi e, proprio come una transizione da una stagione all'altra, assistiamo a come il romanticismo che aveva impregnato le ultime prove si tinge gradualmente di colori più scuri grazie agli arrangiamenti sincopati e dolenti dell'inizale "Bitten".
"Nemoralia" sacrifica invece ogni accessibile melodiosità per far sfoggio di caotiche soluzioni elettroniche e cacofonie assortite alleviate da un sax a briglia sciolta che, quasi come un leitmotiv, ci traghetta anche alla successiva e altrettanto nervosa "Pelicans", sostenuta però da maggiore ariosità e sprazzi acustici.
Sensazione che non manca sicuramente all'appello durante l'ascolto della breve, ma intensa, ballata pianistica "Jerusalem" (che musica le parole di William Blake), solenne e brumosa come certi traditional che fanno eco tra le verdi colline britanniche. E' invece all'insegna di suggestioni semi-rinascimentali il delicato brano di chiusura, "Trust", non troppo distante, nel sound, dai momenti più folk dell'ultimo lavoro di Björk.

Transizioni, si diceva, quelle che scandiscono il passare del tempo e il trasformarsi delle stagioni ma anche la sempre mutevole e mai paga ispirazione di Patrick Wolf. Non un tassello fondamentale della sua discografia, questo "Brumalia", quanto più un piccolo e piacevolissimo promemoria per ribadire l'imprevedibilità a cui l'artista inglese ci ha ormai abituato ad ogni sua pubblicazione.

08/12/2011

Tracklist

  1. Bitten
  2. Together
  3. Time Of Year
  4. Jerusalem
  5. Nemoralia
  6. Pelicans
  7. Trust

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