Red Hot Chili Peppers

I'm With You

2011 (Warner)
funky pop-rock

"Finché ce n'è continueremo". Una dichiarazione di resistenza più che l'invito a una nuova battaglia. Una strategia impostata sulle barricate più che su una controffensiva. Tenere le posizioni conquistate più che osare o magari muoversi su differenti coordinate. La dichiarazione-confessione di Chad Smith conferma un'impressione ormai quasi trentennale: per i Red Hot Chili Peppers la musica è una questione essenzialmente fisica, che va di pari passo con gli addominali di Anthony Kiedis, con la sua verve, con una parlantina, originatasi su radici hip-hop e fattasi via via bel canto, che assume spesso i connotati di un secondo basso, che accentua i sussulti del batterista con la bandana, che farebbe decollare anche una marcetta nuziale. Che rende stuzzicante l'ennesimo timbro di cartellino da parte dei peperoncini consapevoli di uno status di mega-star di fatto intramontabile. E allora una nuova release funziona meglio di un pomeriggio passato ad annoiarsi su un tapis roulant, ti fa sentire vivo, sexy, ti spinge a farti crescere anche un bel paio di baffi.

Son tornati i Peppers, non ce n'era bisogno o forse sì. La ricetta, con Rubin ridotto ormai a cartonato in cabina di regia, è la solita dal 1991, anno dell'ascesa nell'empireo dei più giusti: un pop-rock eseguito su base funky, qualche ballata, impennate da parte di un Kiedis formato capo della curva sud, poliritmie sentite e risentite ma sempre gustose. E con quel perenne sguardo da comici di prima grandezza, da Chaplin a Keith Moon, gli stessi che dietro il sorriso sornione nascondono una vena di malinconia, quando non di triste disperazione, e che li rende, nonostante tutto e tutti, sempre autentici, viscerali, a portata di mano, dirimpettai cortesi e pronti ad aiutarti con i sacchi della spesa. E allora viene naturale essere meno severi dinanzi alla solita opera di routine, sempre afflitta dalle classiche lungaggini (stavolta i brani sono "solo" quattordici) che fanno apparire gli antichi eroi del progressive come dei dilettanti. Tra le sorprese-non sorprese, l'ennesimo abbandono Frusciante, ma stavolta la frattura si avverte di meno rispetto a un quindicennio fa, quando Navarro si appropriò del posto vacante senza averne i requisiti funky, imponendo una breve svolta verso un classic rock drammatico e un po' tetro. Il trentenne Josh Klinghoffer ha un viso da pupetto che poco si addice a quelle facce da schiaffi dei suoi nuovi compagni, fa il gregario, riempie gli spazi diligentemente, rumoreggia qua e là, funkeggia quando gli viene richiesto.

Lo sviluppo dei singoli brani appare come sempre un po' difficoltoso in attesa del mitico ritornello, che poi è sempre lo stesso e che non lascia neanche più disorientati o peggio schifati, tanto poi ti ritrovi a cantarlo mentre ti fai la barba. Accade nella cesariana "Even You Brutus", che parte con un Kiedis "insolitamente" declamante, o nella fintamente riflessiva "Police Station", che induce quasi a contare i secondi. E poi ci sono i perenni "Eeeeehh ohhhh", qui riletti nella variante "Eeeeeehhh now", del single apripista che in attesa di diventare un hit si dilunga sin dal titolo, "The Adventures Of Rain Dance Maggie", brano che ha pure un innocuo intermezzo rumorista ad opera del giovane Josh, e chissà perché?! Però una bella sveglia mattutina modello Ovomaltina potrebbe essere "Factory Of Faith", con il basso super-movimentato di Flea e un andamento che diventa addirittura electro-disco in una coda inaspettatamente propulsiva.
C'è anche un tocco di salsa in "Did I Let You Know", con tanto di tromba offerta gratuitamente agli affiliati del fan club. Ed è trascinante la resa esecutiva di "Goodbye Hooray", tosta e tesa, anche se non succede niente di che. Il finale di "Dance Dance Dance" sembra una dichiarazione di intenti nonché un invito a crederci rivolto a se stessi e al pubblico adorante. E pagante.

01/09/2011

Tracklist

  1. Monarchy Of Roses
  2. Factory Of Faith
  3. Brendan's Death Song
  4. Ethiopia
  5. Annie Wants A Baby
  6. Look Around
  7. The Adventures Of Rain Dance Maggie
  8. Did I Let You Know
  9. Goodbye Hooray
  10. Happiness Loves Company
  11. Police Station
  12. Even You Brutus?
  13. Meet Me At The Corner
  14. Dance, Dance, Dance

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