Valerian Swing

A Sailor Lost Around The Earth

2011 (Antistar)
post-rock, hard-math

Quanta confusione in questo nuovo disco dei Valerian Swing, trio reggiano dalle ambizioni internazionali. La produzione, affidata a Matt Bayles (Mastodon, Isis, Pearl Jam) e, se vogliamo, anche l'esecuzione di questo "A Sailor Lost Around The Earth" potrebbero anche giustificare queste ultime, se non fosse per il contenuto a dir poco massacrante del disco, alla costante ricerca di un colpo di coda, di una mossa a sorpresa. Poco estro intanto e, piuttosto, grande accademia (già si immagina il famoso archetto sulla chitarra) nel riproporre il post-rock d'ambiente dei Sigur Rós o dei Mogwai nelle tracce perlomeno più compiute ("It Shines", "A Sea In Your Divine Fast").
Il disastro totale si verifica infatti quando il gruppo tenta di metterci del suo (così parrebbe almeno). Nelle distorsioni noise, nei riffoni e gli assoli da guitar hero, con tanto di power chord e bend spasmodici, i Valerian Swing provano a saltabeccare qua e là, in un grande saggio math di impressioni frantumate e incomprensibili virate espressive ("How Far?", "Le Roi Cremeux"), orchestrando i più scolastici dei quiet-loud, che permettono, se non altro, di ossigenare il cervello e guardarsi intorno, cercando di mettere insieme i tasselli di qualcosa che, purtroppo, non c'è.

14/03/2011

Tracklist

1. Dr Pengl Is There
2. Le Roi Cremeux
3. A Sea In Your Divine Fast
4. Since Last Century
5. The Decent Man
6. Pleng
7. Hypnagogic Hallucination? Sound In The Void
8. How Far?
9. Nothing But A Sailor Lost Around The Heart
10. It Shines

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