Ormai è noto ai fan più accaniti del noise più estremo la passione di Venta Protesix per gli hentai, i manga e le storie di perversione e morbosità sessuale di cui una volta si e l'altra pure questi trattano. Allora, come rendere in rumore tutto ciò? Presto detto, con assalti di digital noise lanciati a frequenze altissime. Eppure in "Sensual Prostate Message" la musica di Venta Protesix appare più curata rispetto a "Depraved Girls With Premaxillary Hyperdontia" e "Complexed", album in cui il rumore si dava in forme davvero inascoltabili. Qui invece c'è un ulteriore avvicinamento verso il noise (che sempre harsh rimane, comunque) della Mego e di Pita in particolare. Perché le frequenze sono disturbanti ma non impossibili e, soprattutto, l'alternarsi delle stesse sembra seguire un tema sonoro molto più "ordinato" che in passato; senza contare una produzione più calda e felpata. Insomma, qui Venta Protesix sembra rivolgersi anche a quegli appassionati che pur amando il rumore, non riescono a fare l'ultimo step verso l'harsh noise.
L'ultimo pezzo - "Artificial Hymen" - riprende addirittura (certo in maniera sfigurata) i suoni malinconici del primo Venta Protesix, quello basinskiano di "New Sad Epilogue Of My Nice Electronic Composer". Insomma, la via è quella giusta, e "Sensual Prostate Massage" è senza dubbio uno dei suoi dischi migliori.
26/12/2011