Wax Heroes

Prima della rivoluzione internettiana era vitale trovarsi nel posto giusto al momento giusto. La scena post-punk italiana si sviluppò a Bologna e Firenze, con Pordenone outsider di lusso grazie alle geniali trovare post-situazioniste del Great Complotto, e con Milano e Roma leggermente defilate. Eppure molte altre città italiane potevano contare se non su una vera e propria scena, quantomeno su formazioni di un certo interesse. 

Anche nel meridione esisteva qualcosa, che all'epoca Rockerilla riuscì in parte a documentare, basti citare i Voices e gli Spleen Fix di Salerno o i gruppi di Taranto ad esempio, mentre a Napoli la cosiddetta Vesuwave si sviluppava su coordinate alquanto equivoche. Da Nord a Sud, la maggior parte di questi gruppi "minori" o - meglio - tagliati fuori dai giri che contavano, incisero solo qualche Ep o demo. Fu questo il caso dei Wax Heroes di Treviso. In realtà, la formazione messa su da Enzo Procopio, Gianni Terrano e Mirko Crosato una visibilità, seppur esigua, la ebbe grazie a un oramai introvabile 45 inciso per Electric Eye e soprattutto grazie alla partecipazione alla mitica "Gathered".

Cosa alquanto singolare in Italia, i Wax Heroes riuscirono a cogliere il suono di transizione tra punk e post-punk. Le canzoni erano imbastite su chitarre dalla grana grossolana che ricordano i Crisis di Douglas P. e Tony Wakeford, mentre le atmosfere - grazie a un basso potente e avvolgente - riecheggiavano quelle degli ineludibili Joy Division. I ragazzi erano bravi a costruire incastri di melodie e ritmi incalzanti, ma erano soprattutto capaci di scrivere pezzi d'impatto, alcuni dei quali dal taglio anthemico ("Sorrow Remains", "Dog's Day", "Win By Losing").
"Dal Principio All'Inizio" raccoglie tutto ciò fatto in vita dalla band Trevigiana, più alcuni inediti rimasti nel cassetto. Ancora un plauso alla Spittle Records, che dopo le ristampe di Rinf, Limbo, State Of Art, 2+2=5 e altri, ci regala un altro piccolo ma prezioso tassello del mosaico post-punk italiano.

08/10/2011