Z'EV

Dossier Years

2011 (Klanggalerie)
industrial, ambient

Per Stefan Joel Weisser, in arte Z'EV, per certi versi è un periodo come un altro. Continua nella sua prolificità di progetti e produzioni - solo quest'anno ha già realizzato l'album "The Deep Path" e un altro insieme a John Duncan e Michael Esposito, "There Must Be A Way Across This River/The Abject" - e parallelamente denota qualche tentativo di mappatura dell'universo meccanico e percussivo da lui creato sin dal 1980 (anno di uscita del suo primo Ep "Salts of Heavy Metal" per Lust).
The "Dossier Years" non è un lavoro antologico, tantomeno permette di gettare uno sguardo critico su un artista che, sin dalle prime compartecipazioni con i Rhythm and Noise di Mark Sprague, ha dimostrato un eclettismo e una bulimia creativa a dir poco virale. Vuole semplicemente essere un capotasto all'interno della sua sterminata discografia, con la sintesi in un solo corpo dei due ottimi Lp pubblicati alla fine degli anni 80 dalla casa discografica Dossier Records dopo un lungo periodo di permanenza presso la storica Subterrean.

Le opere in questione, "Schönste Muziek" e "Bust This", sono rispettivamente del 1988 e del 1989 e mostrano una coerenza stilistica che permette ottimamente il coagularsi in un solo formato delle due produzioni.
La parte iniziale, dedicata a "Schönste Muziek", è una struttura dilatata e percussiva; quello che, forse, potremmo definire come un ottimo esempio di musica industrial-ambient. Grazie a un'ottima registrazione e organizzazione del suono, il potere ritmico si innalza a un livello spaziale, che non tiene conto di semplici regole matematiche o stilistiche cercando, anzi, di delineare una claustrofobia vaga e vertiginosa. Siamo dentro un maelstrom psicologico senza gravità, in cui composizioni come l'iniziale "Titan's Might" o "Anubis Ah' Soul" sono senza riferimenti temporali.
L'ascoltatore è vittima di un senso di abbandono. Sperso in un ambiente oscuro e vuoto. In attesa di qualcosa attorno a sé.

La risposta arriva nella seconda parte, occupata da "Bust This". Ricco di sfumature etniche che si rifanno a folklori antichi, il disco è un cammino progressivo ed enumerato, traccia dopo traccia.
Come una versione nichilista del mito della caverna di Platone, vengono qui formattati e mai rimpiazzati i riferimenti semplici spaziali e temporali della musica. Siamo di fronte, finalmente, al rito totale dell'arte di Z'EV e della sua capacità di unire in un solo strumento - quello percussivo - la meccanica e funzionalità di strumenti metallici.
Puri utensili per una psichedelia industriale. 

08/09/2011

Tracklist

Schönste Muziek

  1. Titan's Might 
  2. Gongs Be A Gong 
  3. Meg O'Lith 
  4. Anubis Ah' Soul 
  5. Sweet Dreams

Bust This
  1. II 
  2. III 
  3. IV 
  4. VI 
  5. VII 
  6. VIII 
  7. IX 
  8. XI 
  9. XII

Z'EV sul web