Albedo

A casa

2012 (Inconsapevole Records)
alt-pop, songwriting

Giusto giusto un anno fa ci eravamo dedicati a "Il male", esordio autoprodotto dei milanesi Albedo.
È un periodo di grande fermento per la scena indipendente nazionale: il momento più intenso dall'irripetibile prima metà degli anni '90. È importante salire sul carro ora, non perdere un treno che potrebbe non ripassare più.
Gli Albedo ci sono sopra, e velocemente giungono a bissare la loro presenza con dodici canzoni nuove di zecca che si abbeverano allo stile dei Ministri molto più di quanto "Il male" lasciasse trasparire.
Molti angoli vengono smussati, a beneficio di soluzioni più delicate ed intimistiche dove l'energia è comunque sempre pronta a sprizzar fuori, se non addirittura a deflagrare chiassosamente, come accede verso la fine in "la musica è una merda", prossimo sicuro inno della band.

Registrato come il precedente ai Transeuropa Studio di Torino, "A casa" conferma un bisogno comunicativo che a volte una canzone da sola non riesce a sintetizzare: per questo i ragazzi si trovano bene a maneggiare album che si avvicinano a dei concept sulla vita, sui suoi fallimenti e sulle speranze che mai devono restare sopite.
Dopo le prime due tracce di ambientamento arriva la prima perla, "L'amore è un livido", rotonda e convincente, il primo segnale di avvenuta maturità, la spia che si accende per comunicarci quanto gli Albedo siano pronti per il grande salto.
Più avanti "Confessioni" confermerà la medesima impressione, tutto il resto si posiziona su un livello sempre oltre la sufficienza.

A volte è un pianoforte a disegnare l'atmosfera di riferimento, altre volte può essere un basso distorto o una luccicante chitarra, il tutto volto a consolidare un suono compatto, con un'idea di fondo ben definita.
"A casa" è una collezione di canzoni elaborate, ma sostanzialmente semplici ed orecchiabili, un alternative pop di spessore che non cerca la furbizia, ma che potrebbe facilitare la conquista di ampie fasce di mercato.
Ricordiamo i loro nomi, potrebbero diventare familiari da qui a pochi mesi: Raniero Federico Neri (voce, chitarra, piano), Luca Padalino (chitarra, lap steel), Gabriele Sainaghi (basso), Ruggiero Murray (batteria).
E stavolta c'è anche la partecipazione di Anna Pisterzi, che canta in "Tu ancora non parli".

03/04/2012

Tracklist

  1. Per due settimane all'anno di sole
  2. I Baci di Giuda
  3. L'amore è un livido
  4. Lorenzo
  5. Questo Stato di confine
  6. Affondami
  7. I pirati, quelli veri
  8. Confessioni
  9. Tu ancora non parli
  10. Dalla punta più alta
  11. La musica è una merda
  12. Io, te

Albedo sul web