Nati nel febbraio del 2007 come un quartetto, gli spagnoli Blooming Látigo si sono in seguito assestati in una formazione a tre composta da Josè Alcàntara Jimeènez (basso), Borja D (batteria, già negli Orthodox) e Xavier Castroviejo Fisher (voce). Dopo aver registrato un Ep omonimo e aver condiviso il palco con (tra gli altri) Damo Suzuki e i "nostri" Zu e L'Enfance Rouge, la band di Siviglia arriva al disco d'esordio su Trips und Träume.
Fautori di un noise-rock ispido e dissacrante, i tre sono già in gran spolvero nei primissimi secondi di "Natrix Maura", uno sludge fragoroso infiorettato da ghirigori elettronici. Si riconoscono, immediatamente, i punti di forza della formazione: una voce istrionica, un interplay dinamico ed espressivo e un gioco di vuoti e di pieni già piuttosto calibrato.
Sia che lavorino, dunque, con le trame intricate e paranoiche di "Onania", con le dissertazioni psicopatiche di "Albinos de la mente" e di "Prisciliano" o con quelle più oscure e angosciose di "La destrucción del aura", i Nostri riescono sempre a guadagnare qualche punto a loro favore, anche se, nel complesso, "Esfínteres y Faquires" non è ancora un disco veramente compiuto.
Resta il fatto, comunque, che il cabaret bislacco di "Istorija Pries Istorija", i Fall a braccetto con i Billy Bao nel travaglio di "Harold Foster" e i Nation Of Ulysses guidati da Henry Rollins in "Der Neue Alimos" rappresentano ulteriori motivi per appuntarsi il nome Blooming Látigo nell'agenda delle possibili next big thing del rumore.
07/03/2012