Camera

Se negli ultimi tempi siete stati dalle parti di Berlino, magari in vacanza, e una volta in metrò, nell'attesa tra un treno e l'altro, vi è capitato di vedere tre ossessi intenti a suonare del sano e robusto kraut-rock, questa recensione vi dirà chi erano quei tizi.
Oppure, sempre nella famosa vacanza berlinese, siete capitati nella hall del German Film Prize (il più importante premio cinematografico tedesco), o agli Echo Awards (il più importante premio musicale tedesco), e sentivate una musica live provenire dalla toilette, questa recensione vi dirà chi e cos'era.

Franz Bargmann, Timm Brockmann e Michael Drummer, nuovo combo di kraute vedute, sono un trio rubato ai marciapiedi e portato in sala registrazione. Insomma, dei busker che appena possibile, senza problema alcuno, prendono gli strumenti e ci danno dentro. Gente che probabilmente vede lo studio come una zavorra, abituati come sono al qui e ora, quindi se devono registrare, che sia in presa diretta.
Così nasce "Radiate!", oggetto che manda a memoria Harmonia ("Morgen") per la melodia, Neu! ("Ausland" suona serrata come "Hallogallo" e caustica stile "Hero") per urgenza, e La Düsseldorf ("Utopia Is") per spensieratezza. Un motorik suonato ad hoc e filtrato, con fare molto chitarristico, in salsa floydiana ("Villon", "Lynch") e bellicosa ("Soldat").

Protetti di Michael Rother e Dieter Moebius, cioè due totem, con i quali hanno più volte diviso il palco, il trio Camera non poteva che accasarsi alla Bureau B.
Apriamo pure un confronto e dibattiamo sulla necessità di un disco simile. Sono con voi. Ma "Radiate!" suona bene e tocca dirlo. Tra l'altro, di questi tempi, togliere gente dalla strada è pur sempre rimarchevole...

21/09/2012