Counting Crows

Underwater Sunshine

2012 (Cooking Vinyl)
folk-rock
di
7

I Counting Crows mollano il mondo platinato delle major, che probabilmente ha avuto più di una responsabilità in certi passi falsi disseminati qua e là nella loro più che onorata carriera, iniziata quasi vent'anni fa con il folgorante gioiello folk-rock "August and Everything After", e si prendono tutta la libertà di questo mondo producendo e pubblicando in proprio un disco fatto interamente di cover.
Nulla di così sorprendente, per chi conoscesse almeno un po' la band americana: tra concerti e ghost track per loro rifare a modo proprio le canzoni degli altri è un'abitudine consolidata, e dopotutto la difficoltà di allontanarsi fruttuosamente dai canoni adottati all'origine sembra dimostrare quella che potremmo definire senza troppe esitazioni una sorta di ispirazione di piccolo cabotaggio.

In altre parole, i Counting Crows non hanno mai fatto mistero di avere poco a cuore il problema dell'originalità - meglio, della ricerca di nuove strade da percorrere. Qualche caustico potrebbe consigliarvi di dimenticare qualsiasi cosa sia uscita dal loro cilindro dopo l'eccellente album d'esordio, più ragionevolmente occorrerebbe valutare la loro parabola senza dimenticare che più di ogni altra cosa, per Adam Duritz e per la variegata e nutrita compagnia che l'ha seguito, con numerosi rimescolamenti nel corso degli anni, conta ciò che impregna le canzoni e i dischi, ciò che in qualche modo prescinde dalla forma e dalle formule, e soprattutto dall'ossessione del rinnovamento a ogni costo.
Potremmo parlare di spirito, se volete, potremmo parlare di sentimenti. Perché Duritz è fondamentalmente un sentimentale, c'è poco da fare, e le sue storie di cuori spezzati e vecchie amicizie o ingiustizie indimenticate di solito non hanno bisogno di altro che di un semplice giro di accordi ben suonati, generosamente infarcito di minori.

Perciò, a quattro anni di distanza da un lavoro bene o male riuscito come il doppio "Saturday Nights & Sunday Mornings", la scelta di mettere in fila quindici cover, quindici versioni profondamente countingcrowsiane di altrettanti pezzi pescati nel passato più o meno recente della musica pop e rock americana e britannica, non deve deludere né indispettire. Piuttosto, lasciatevi ingolosire dai nomi degli autori di questi pezzi.
Il bello è che alcuni sono enormi (Bob Dylan, Big Star), altri stuzzicanti (Teenage Fanclub, Travis), altri ancora poco meno che sconosciuti (chi diavolo sono i Sordid Humor? Vecchi amici di Duritz). Per una volta non c'è il bisogno di sforzarsi a trovare riferimenti di sorta, per una volta non resta che ascoltare le canzoni e divertirsi a metterle a confronto con le versioni originali o fingere che non ne siano mai esistite altre all'infuori di queste, di versioni.

E così viene fuori che i ragazzi, se non altro, hanno gusto, e la capacità di entrare completamente ed efficacemente dentro lo spirito - già - di brani composti dieci, venti, quarant'anni fa in questo o in quell'altro capo del mondo: prendete quei concentrati di malinconia di "Like Teenage Gravity" di Kasey Anderson & the Honkies o "Coming Around" dei Travis (per non parlare di "Four White Stallions" dei Tender Mercies, già presente, con qualche nota di diversità, in coda a "Hard Candy"), o il country scintillante di "Amie" dei Pure Prairie League, o il fosco precipitare di "Jumpin' Jesus" dei Sordid Humor.
Infine si scopre che, della voce liquida di Duritz, quella sua splendida voce meticcia, faremmo fatica a stancarci, qualsiasi cosa le dessimo da cantare, e che di questi chitarroni pieni, di questi fraseggi di piano, di questo epico, sentimentale perenne ritorno alle origini tutto sommato potremmo continuare ad avere bisogno per molto tempo ancora, anche solo una volta ogni tanto.

05/04/2012

Tracklist

  1. Untitled (Love Song) (Romany Rye)
  2. Start Again (Teenage Fanclub)
  3. Hospital (Coby Brown)
  4. Mercy (Tender Mercies)
  5. Meet On The Ledge (Fairport Convention)
  6. Like Teenage Gravity (Kasey Anderson & The Honkies)
  7. Amie (Pure Prairie League)
  8. Coming Around (Travis)
  9. Ooh La La (The Faces)
  10. All My Failures (Dawes)
  11. Return Of The Grevious Angel (Gram Parsons)
  12. Four White Stallions (Tender Mercies)
  13. Jumpin' Jesus (Sordid Humor)
  14. You Ain't Going Nowhere (Bob Dylan)
  15. The Ballad Of El Goodo (Big Star)

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