Futureheads

Rant

2012 (Nul Records)
alt-rock, a cappella

Hanno rinnovato l'entusiasmo liberatorio del post-punk con un esordio originale e incisivo e un catalogo di emozioni che credevamo perdute. Le bizzarrie geometriche dei primi Xtc, le pulsioni ritmiche dei Gang Of Four, il graffio sottopelle dei Wire e l'urgenza dei Clash erano riapparse sotto dei cori "a cappella" che mai avremmo pensato possedessero una tale forza eversiva. Una tecnica vocale comunque smembrata dalle atmosfere jazz e riconsegnata alla festosità della musica folk, senza le inflessioni romantiche degli Housemartins o l'arcaico rigore dei Proclaimers.

Il quarto parto discografico "The Chaos" aveva testimoniato una nuova linfa vitale nella produzione dei Futureheads, e "Rant" conferma lo stato di salute del gruppo. Scomparso il timore di trasformarsi nei nuovi Flying Pickets, i quattro rinunciano completamente alla strumentazione e assemblano un eterogeneo e bizzarro insieme di brani tra r'n'b e folk, con tracce del loro passato discografico e un alieno pop elettronico targato Sparks.
L'intuizione vincente è quella di utilizzare approcci diversi tra il repertorio pop e quello folk: "Meantime" e "Robot" (entrambi estrapolati dal loro esordio) restano pungenti e dilettevoli, le voci simulano il suono delle chitarre e del basso come un ensemble punk. Sostenuto invece da strutture vocali polifoniche, il repertorio folk brilla per energia e fascino: "The Keeper", "The Old Dun Cow", "Sumer Is Icumen In" e l'articolata "Beeswing" di Richard Thompson sono trattate con gusto e verve, l'intelligente incrocio delle voci non scivola mai nel prevedibile e le costruzioni armoniche sono complesse e ricche di sfumature. Non c'è ombra di rassegnazione, ma tanta rabbia.

Dopo aver riletto alla maniera dei 10cc la loro splendida "Thursday", i Futureheads giocano col pop dei fratelli Mael in una gustosa versione di "The No. 1 Song In Heaven" e con il soul di Kelis in "Acapella" (il brano con cui si esibirono dal vivo per Radio 1 e che ha dato origine al progetto). Ma il vero punto di forza dell'album è la straordinaria versione del brano dei Black Eyed Peas "Meet Me Halfway", che il gruppo reinventa e trasforma sia dal punto di vista armonico sia da quello ritmico - un piccolo gioiellino che rende il tutto ancor più rimarchevole e pregevole.
Senza dubbio "Rant" è un disco coraggioso, un progetto che conferma la rinata creatività del gruppo e crea la giusta attesa per il prossimo step discografico.

27/06/2012

Tracklist

  1. Meantime (A Cappella)
  2. Meet Me Halfway
  3. Robot (A Cappella)
  4. Beeswing
  5. Thursday (A Cappella)
  6. Sumer Is Icumen In
  7. The Keeper
  8. The No. 1 Song in Heaven
  9. The Old Dun Cow
  10. Acapella
  11. Man Ray (A Cappella)
  12. Hanging Johnny (bonus track)
  13. Heartbeat Song (A Cappella) (bonus track)

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