Non lasciatevi ingannare dalla prima canzone dell'album, pura elettronica che potrebbe essere uscita da qualche demo di
Aphex Twin. L'album di debutto dell'austriaco Kitzmüller è un'audace opera folk da cui emerge un'evidente tendenza all'avanguardia e a suoni non convenzionali.
In "Meter" la chitarra acustica viene accarezzata lentamente come farebbe
Smog, adagiandola sopra un letto di cigolii meccanici distanti; quando poi gli arpeggi si fondono col pianoforte vengono alla mente i più quieti
Black Heart Procession ("Purple", "Good"). L'interesse maggiore viene suscitato nei momenti in cui l'autore si distanzia dal
songwriting tradizionale: meritano più di un ascolto l'onirica "Where's My Love" costruita su una traccia di glockenspiel che scorre al contrario, e soprattutto la sottile psichedelia di "Stalker" i cui versi vengono scanditi da due voci sopra a trame di archi dissonanti che sfumano in lontananza.
30/01/2012