Loscil

Sketches From New Brighton

2012 (Kranky)
ambient-dub

Non è certo una novità che molta ambient music tragga ispirazione dall'osservazione di luoghi, paesaggi e, in generale, dei contesti nei quali gli artisti che la mettono in pratica si trovano a vivere e operare.
Tuttavia, il legame quanto meno delle ultime opere di Scott Morgan con la sua Vancouver e con le zone limitrofe rappresenta qualcosa di trascendente la rapita introiezione sonora di un ambiente naturale, avendo piuttosto a che fare con un elemento abitualmente non così stimolante: la quotidianità.

Dopo aver dedicato alle incessanti precipitazioni che si rovesciano sulla città canadese il magistrale "Endless Falls" e dopo essersi recato nel suo entroterra per catturare le sensazioni ghiacciate di "coast/range/arc", Morgan imposta il nuovo "Sketches From New Brighton" quale dialogo tra uomo e natura, in particolare tra luoghi e insediamenti urbani. Il titolo stesso del disco si riferisce a una zona costiera di Vancouver, stretta tra un parco e plessi industriali, che ne ha costituito il primo nucleo abitativo.
La comune matrice urbana, unita a modalità di elaborazione analoghe, fanno di "Sketches From New Brighton" il naturale seguito di "Endless Falls", nel senso della prosecuzione di una watermusic vitale, percorsa da fremiti, pulsazioni dub e da una miriade di minuti detriti sonori in continuo movimento e trasformazione.

È lo stesso Morgan a stabilire una relazione tra le nuove composizioni e sue opere più risalenti, a partire dai titoli di alcuni brani: mentre "Cascadia Terminal" avviluppa in dense saturazioni la spinta dub del passaggio più vivace di "Endless Falls", non si può non sentire nelle tenebrose modulazioni di "Second Narrows" un'eco del "First Narrows" del 2004.
Ciò non vuol dire che la musica di Loscil giri sempre intorno a se stessa; presenta piuttosto dei cardini ben delimitati, situati nelle immediate vicinanze del suo autore, che nel tempo li lima e reinterpreta, di volta in volta in esito a suggestioni diverse. Quelle atmosferiche del disco precedente, ad esempio, vengono qui rimpiazzate da un estremo rigore compositivo e da una più marcata componente elettronica, sotto forma di propulsioni irregolari, di sibili acuti e di un battito che a tratti giunge persino a scandagliare territori prossimi alla minimal-techno ("Collision Of The Pacific Gatherer").

Non mancano poi gli incastri di oscillazioni ipnotiche e le immersioni in liquide profondità ambientali, che costituiscono l'essenza riconoscibile dell'interpretazione dell'ambient music da parte di Morgan. Anzi, è come se l'artista canadese, man mano che il solido incedere delle nove tracce di "Sketches From New Brighton" volge alla conclusione, lavori per sottrazione di elementi, sfumandone ritmi e screziature caleidoscopiche nelle dense saturazioni di quieti notturni metropolitani.
Anche in questi casi, tuttavia, la trama compositiva permane estremamente densa e variegata: Morgan non si limita infatti all'uniformità di un'indistinta marea dronica in ascesa, disegnandone con precisione i contorni, attraverso un accurato processo di stratificazione di layers sonori ("Prairie Trains"), tra i quali, in "Fifth Anchor Span", si percepiscono distintamente riverberi chitarristici.

Ne risulta un disco confezionato con l'abituale accuratezza, che pur restando esposto alla comparazione con le straordinarie doti comunicative di "Endless Falls" ne conferma e sviluppa l'impianto organico con una ricchezza e dovizia di particolari sonori davvero rari nella sterminata offerta di musica ambientale. Un'altra convincente prova della classe di Scott Morgan.

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17/09/2012

Tracklist

  1. Khanahmoot
  2. Hastings Special
  3. Second Narrows
  4. Container Ships
  5. Coyote
  6. Collision Of The Pacific Gatherer
  7. Cascadia Terminal
  8. Fifth Anchor Span
  9. Prairie Trains


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