Lust For Youth

Growing Seeds

2012 (Avant!)
synth-wave, minimal, industrial

Il duo svedese - scoperto appena l'anno scorso - con il suo interessante melting pot di wave e industrial, dai toni sintetici cerebrali, si ritrova ad affrontare la seconda prova con un assetto totalmente nuovo. Dopo il congedo di Amanda, Hannes Norrvide è rimasto da solo alla guida del progetto apportando importanti modiche all'identità sonora.

Insieme ad Amanda scompare l'anima più rumorista e distorta dei Lust For Youth, dando modo all'aspetto più minimale di evidenziarsi. Il binomio di apertura "Behind Curtains"-"It's You" è simbolico del nuovo percorso: una ruvida patina minimal-wave dalle sfumature opache e ruvide lambisce un registro synth-pop vicino ai primi Cold Cave.
Di contrappasso, l'ipnotica e meccano-mantrica "We Planted A Seed" mostra il lato più rumorista dello svedese, un gorgogliare che rifluirà nelle successive "Champagne" e "Le Rouge", nelle quali sembra profilarsi un matrimonio chimico fra i Suicide e il primo industrial, con leggeri e fuorvianti sfumature psichedeliche.

La condensa emotiva e nervosa si ramifica anche nell'interessante "Cover Their Faces", un pezzo che richiama l'Ebm con i suoi beat profondi e la voce sommessa fra cumuli di strati elettrici. Oppure nella finale "Neon Lights Appear", il brano probabilmente più astratto e lirico del disco che, muovendosi tra echi distorti e geometrie sgranate sommerse di feedback, mostra un perverso intimismo in procinto di frantumarsi.
L'equilibrio è precario e lo spettro emotivo si contorce su se stesso in maniera affascinante; peccato che a bilanciare questa spirale insana ci siano brani non del tutto genuini, come "Always Changing" e "We Got Lust". Questi, seppur di pregevole fattura synth-wave, rallentano e de-personalizzano il disco con citazionismi a volte fin troppo evidenti.

Il sunto finale è un'immagine piuttosto indecisa. Il cambiamento nella band ha ovviamente influito in questa trasformazione, che mostra diversi spunti interessanti di sviluppo rimasti però scollegati fra loro. Il lato più concreto e distorto del progetto è scomparso, lasciandosi dietro un ricordo, un'eco di memoria malinconica su cui s'innestano strutture più precise e coerenti.
Sicuramente un passo indietro rispetto a "Solar Flare", ma non per questo da scartare. Speriamo che, con il prossimo passo, Hannes riesca a dare un'immagine più complessa e organica della sua creatività.

P.S. La versione a cui si fa riferimento è quella licenziata da Avant! su Lp. Una versione in cd con altri cinque brani sarà distribuita successivamente da Other Voices Records.

24/06/2012

Tracklist

  1. A1 Behind Curtains
  2. A2 It's You
  3. A3 We Planted A Seed
  4. A4 Champagne
  5. A5 La Rouge
  6. B1 Cover Their Faces
  7. B2 Always Changing
  8. B3 Modern Life
  9. B4 We Got Lust
  10. B5 Neon Lights Appear

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