MasCara

Tutti usciamo di casa

2012 (Eclectic Circus / Universal)
art-pop

Era ora. I varesini Mascara arrivano finalmente all'album di debutto dopo un lungo apprendistato in bottega, in parte già documentato dal bell'Ep autoprodotto del 2010 "L'amore e la filosofia". Il quintetto guidato da Lucantonio Fusaro (voce e chitarra ritmica) per "Tutti usciamo di casa" si è affidato alle sapienti mani produttive di Matteo Cantaluppi (già collaboratore della band) e Matteo Sandri, registrando al Mono Studio di Milano un lavoro complesso e solidissimo, che si impone per grazia ed eleganza compositiva sin dal primo ascolto.

Come in parte il titolo già precisa, gli undici pezzi dell'album si inseriscono in un più ampio disegno concettuale che esplora il delicatissimo passaggio dalla giovinezza alla piena maturità, tra addii, rinunce, speranze e nuove fondamentali scoperte. Una transizione affettiva che scorre lungo frontiere e confini del tutto simbolici e che i testi (sontuosamente raffinati, sempre al centro della scena) raccontano da prospettive multiple, attraverso maschere e personaggi disparati ma assolutamente coerenti.
Il gruppo riveste le proprie invenzioni drammaturgiche con arrangiamenti volutamente maestosi, all'insegna di drappeggi barocchi, smalti scintillanti, orchestrazioni vaporose e romantici ritornelli schilleriani che inseguono la solennità di un'intonazione sinceramente lirica senza mai però scadere nei facili cliché del sentimentalismo più affettato. Volano alto, i Mascara, con gesto aristocratico e solitario di hidalgo che vedono cavalieri e battaglie laddove altri scorgono soltanto mulini a vento, librando il proprio eloquio smagliante su canzoni in bilico tra colto melodramma indie-pop e ricercati rimandi al più classico canzoniere italico.

Melodia e arrangiamento costituiscono, come detto, il terreno specifico in cui la band fa valere le proprie qualità, confezionando preziosissimi intarsi che sono già di per sé delle hit letali e nitidissime (in sequenza: "I giorni di Urano contro", "Tutti usciamo di casa", la bellissima "Un figlio lo sa" e "La stanza"). La band non dissimula affatto la propria formazione alla scuola inglese neo-wave di Editors, Maccabees, Chapel Club o Bloc Party (solo per citare alcuni nomi illustri), eppure la forza di un'ispirazione perentoria permette a brani come "Di gioia e rivolta" (tra i più ambiziosi) di trascendere i modelli e trovare una propria naturale e luminosa compostezza.
E, se le suggestioni esplicitamente cureiane di "Le città da costruire" privilegiano un registro più intimo, in "Da uomo a uomo" e "Tempo prendimi per mano" rifiorisce la voce tonitruante ed epica così congeniale alla band, nella quale si rintracciano peraltro parentele cospicue tanto con certa new wave italiana d'epoca quanto con gruppi più recenti come La Crus o Scisma (si senta "L'ultimo viaggio di Argo").

"Tutti usciamo di casa" è in definitiva un lavoro importante che, come pochi altri invero nell'attuale panorama italiano, tenta di interpellare un pubblico "non specializzato" di non iniziati, senza tuttavia tradire per questo la propria verace genealogia indie e l'esigenza, ad essa strettamente correlata, di una soglia qualitativa sempre altissima.
Gloria dunque ai Mascara (e che Urano gliela mandi buona).

02/04/2012

Tracklist

  1. Dorian (Postmodern Parte I)
  2. I giorni di Urano contro
  3. Tutti usciamo di casa
  4. Da uomo a uomo
  5. La stanza
  6. Di gioia e rivolta
  7. Dorian (Postmodern Parte II)
  8. Un figlio lo sa
  9. Tempo prendimi per mano
  10. ...
  11. L'ultimo viaggio di Argo

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