E' impossibile parlare del più celebre power-trio heavy-metal senza scadere nella retorica: i loro slogan ("born to lose, live to win", "everything louder than everything else" etc.) e la figura semi-leggendaria del frontman, personificazione di uno stile di vita tutto eccessi e "vita di strada", sono più che sufficienti a descrivere le loro sonorità e l'immaginario che li circonda; sempre uguali (o se preferite fedeli) a se stessi, i Motörhead sono gli eredi più selvaggi (e sinceri) dei musicisti rock'n'roll degli anni Cinquanta.
Poco importa se il nuovo lavoro sia in studio oppure "on the road", come questo "The Wörld Is Ours - Vol 2" - l'ascoltatore sa già cosa aspettarsi dal gruppo di Lemmy: un sound duro e puro, veloce e senza compromessi; l'edizione in doppio cd più Dvd contiene ben ventotto tracce, in formato sia audio che video. Il piatto forte della scaletta è il live al Wacken 2011: sul gigantesco palco del festival tedesco Lemmy e i suoi ripercorrono, in 17 brani, la loro lunga carriera: molti i classici del gruppo (le immancabili "Iron Fist", "Ace Of Spades", "Overkill"...), ma c'è spazio pure per incursioni nella discografia più recente (anche dall'ultimo lavoro in studio, "The Wörld Is Yours", del 2011).
Poche sorprese nell'ennesimo live dei Motörhead, ma molte certezze, a partire da Lemmy, sotto a quel microfono, con la sua voce più roca che mai (ma pare che abbia quasi smesso di fumare). Il suo basso distorto ha un ruolo da protagonista, ma il chitarrista Phil Campbell e il batterista Mikkey Dee - con la band rispettivamente dal 1983 e dal 1992 - non sono certo dei gregari.
17/11/2012