Nate Hall

A Great River

2012 (Neurot)
country-psichedlia

Il percorso degli U.S. Christmas, band del North Carolina, cominciò in sordina con due album self-released e un contratto con la Neurot che, individuate le attitudini psych-rock del gruppo, li coinvolse nel tributo agli Hawkwind intitolato "Hawkwind Triad" insieme ad Harvestman e Minsk. Nonostante la loro bravura nell'evitare le secche di un sound spesso derivativo e prevedibile, non sono mai riusciti a superare lo scoglio dell'indifferenza che accompagna molta produzione odierna. L'ultimo capitolo "The Valley Path", indugiando in soluzioni da jam session, ha demarcato ancora di più i confini col pubblico del rock e del metal, allontanando qualsiasi dubbio sulla loro preparazione musicale.

È dunque prevedibile che il nuovo passo discografico di Nate Hall, cantante e frontman della band americana, sia un album solista dalle forte connotazioni country-blues. Le già evidenti influenze del canadese Neil Young diventano più marcate senza il clamore e il volume della possente strumentazione rock - Nate mostra così il suo versante più notturno e intimista, con convinzione e stile. Evoca anche lo spettro di Bob Dylan e di tutta la tradizione americana a seguire, ma tutto avviene con canzoni robuste e a volte convincenti, sempre suonate con un buon gusto che calibra retorica e personalità.

L'aver giocato con sperimentazione e psichedelia dà senz'altro i suoi frutti nelle struggenti note di "Dark Star" e nella morbida "Kathleen", che evitano molti stereotipi altrove in agguato - a volte sembra che Johnny Cash e Hank Williams sorridano ascoltando "Chains" e che Mark Lanegan applauda per la miglior cover di un brano mai scritto, "Raw Chord".
È sempre evidente l'influenza del versante più battagliero della tradizione country: la tensione è sempre tangibile, anche quando Nate Hall rinuncia alla chitarra elettrica per banjo e slide in "Night Theme".

"A Great River", pur non mancando di stile e di personalità, denuncia però gli stessi limiti di altri outsider, ovvero una scrittura un po' debole che rende il tutto a tratti noioso ("Electric Night Theme") o poco definito ("To Wake And Dream"), e bisogna attendere la title track per dar forma a tutte le buone intuizioni sparse in modo disordinato nei dieci brani del progetto.
Il primo album solista del cantante degli U.S. Christmas non è del tutto riuscito, anche se in verità sarà sufficiente per conservare lo status "cult" che accompagna le imprese del gruppo - ma chiedere qualche emozione in più è doveroso per un artista talentuoso come Nate Hall.

07/07/2012

Tracklist

  1. The Earth In One Cell
  2. Dark Star
  3. Kathleen
  4. Night Theme
  5. Chains
  6. To Wake And Dream
  7. Raw Chords
  8. Electric Night Theme
  9. When The Stars Begin To Fall (Traditional)
  10. A Great River

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