Nico Greco

Con "Stone Three Home", il suo terzo album, Nico Greco concepisce il suo disco più poetico, in cui gli arrangiamenti beneficiano di qualcosa di psichedelico. Ciò si esprime dapprima nelle creazioni più astruse, soprattutto nella frase volteggiante di "The Magic" che sembra piegare e rallentare il ritmo verso la parte elettronica di chiusa, e nel flusso di coscienza di "A Man", dapprima ninna-nanna esile, quindi sempre più eroica e corale.

Ma ogni pezzo potrebbe essere un inizio d'opera: la ballata lisergica alla Galaxie 500 di "Going With Her", la dolce filastrocca di "Comin' Back", l'arrangiamento miracolosamente silente di "Trust In Me And You", il chitarrismo fatalista del Neil Young di "Cortez The Killer" di "Five Past Ten", il raga memore del David Crosby di "If I Could Only Remember My Name" di "Everything Is Now". Qualche riempitivo guasta l'atmosfera, come "I Still See Her in My Dreams", un misto appena più sudista di "Comin' Back" e "The Magic", e il tentativo di ballo synth-pop in stile Simple Minds di "Comin' Back" - il tallone d'Achille dell'album.

Il successore di "Blue Like Santa Cruz", che era vieppiù un affare interiore di una certa durezza e cupezza, apporta ciò che mancava al sound del cantautore molisano: i paradisi artificiali. Ne esce un disco ricolmo di filigrane trasognate e povero di canzoni, che Valeria Sorce, angelica seconda voce, gli arrangiamenti spaziali di Paolo Messere - acuto produttore - ma anche la batteria discreta di Luca Monaco, diffondono gentilmente attorno alle melodie, rendendole semplice soffio lirico. Co-produzione in tandem con Redbirds, Seahorse, New Model Label, e Audioglobe.

10/07/2012