Patrick Wolf

Sundark and Riverlight

2012 (Bloody Chamber Music/Essential Music)
songwriter

Il ragazzo è tracotante nei modi e piuttosto esaltante negli atti, e non serviva una retrospettiva a trent’anni non ancora compiuti per venirlo a sapere. Patrick Wolf d’altronde pare già un veterano, e se licenzi il tuo primo Lp quando di anni ne hai sì e no venti, e se questo disco viene acclamato dalla critica come uno dei più significativi di questo primo scorcio di secolo e millennio, e se poi a questo disco non manchi di dare seguiti altrettanto validi con infallibile regolarità, allora in fondo c’è poco di cui sorprendersi. Sì, Patrick Wolf ha pubblicato un’antologia in cui ha provato a raccogliere alcuni dei migliori frutti maturati sotto il sole tutt’altro che buio e tutt’altro che tiepido del suo britannico talento in un decennio, e ha pensato bene di ripensarli togliendo qualche orpello e un bel po’ di elettricità.

“Sundark And Riverlight” è un doppio disco acustico in cui ogni faccia, al netto del gioco di parole del titolo, vorrebbe probabilmente provare a valere come corpo a sé stante: la faccia scura e la faccia chiara di Mr Wolf, grosso modo. Le canzoni messe in fila non sono neanche molte, otto di qua e otto di là, attinte equamente dai cinque dischi pubblicati tra il 2003 e il 2011, tre ciascuno, con l’aggiunta di quella “Bitten” che apriva “Brumalia”, l’Ep fatto uscire un anno fa esatto per accompagnare “Together”, quarto singolo estratto da “Lupercalia” e a sua volta ricompreso nel lato B della raccolta. Sedici tracce, insomma, un distillato parecchio generoso considerando che i titoli tra cui Wolf poteva scegliere erano più o meno una settantina.

Evidentemente fatica a non piacersi, Wolf, e in fondo questo suo piccolo esercizio di stile – è difficile rubricarlo altrimenti, con tutta la buona volontà di questo mondo – non fa che confermare le sue buone ragioni. E a questo punto sarebbe anche inutile andare a speculare su quanto opportuna o meno sia la selezione, su quali hit avrebbe dovuto includere o lasciare fuori: Patrick Wolf ha voluto incidere una linea, per niente retta, sulla pelle dei suoi vent’anni, per poi immaginarla come un percorso da raccontare a noialtri evitando di tenere troppo in considerazione il modo in cui doveva sentirsi, volta per volta, nei vari allora.

Ma ha fatto bene o ha fatto male, insomma? Le canzoni acquistano o perdono o cosa? Forse scivolano via più lisce, ecco cosa si potrebbe dire, sicuramente meno gravi ed enfatiche rispetto alle versioni originali. E i nuovi arrangiamenti risultano equilibrati, puliti: nessuna forzatura, nessun tradimento clamoroso, nessuna scorciatoia. Per cui, beh, prendetela come si prendono di solito le raccolte con variazione sul tema. “Sundark And Riverlight”, mettiamola così, è una sorta di sommario ripasso della propria opera che Patrick Wolf non si è voluto limitare a recitare a memoria.

13/12/2012

Tracklist

Cd 1

1. Wind in the Wires
2. Oblivion
3. The Libertine
4. Vulture
5. Hard Times
6. Bitten
7. Overture
8. Paris

Cd 2

1. Together
2. The Magic Position
3. Bermondsey Street
4. Bluebells
5. Teignmouth
6. London
7. House
8. Wolf Song

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