Putiferio

Lov Lov Lov

2012 (RobotRadio / Macina Dischi)
noise post-punk

Il Veneto è una regione in cui il benessere si sposa con la noia quotidiana. Mentre le bellezze paesaggistiche e architettoniche di città e paesi si nascondono tra le coltri delle nebbie invernali, ci sono anime sensibili che traducono il malessere di quelle parti in forme sonore violente, nevrasteniche, rumorose.
Non sono poche le formazioni del Nord-Est italiano che, nel corso degli ultimi quindici anni, hanno prodotto dischi dalle forme cupe e aggressive (One Dimensional Man, Infranti, Kleinkief, With Love, tanto per citare qualche nome più o meno celebre) e che sono l'autentico manifesto di un suono noise post-punk figlio puro di questa terra quanto influenzato da ascolti importanti come Oxbow, Unsane, Jesus Lizard.

Uno dei centri molto attivi in tale ambito è la splendida Padova, dove operano i Putiferio. Il quartetto torna dopo l'acclamato "Ate Ate Ate" del 2008, che aveva stordito per la potenza delle musiche.
Il nuovo capitolo s'intitola "Lov Lov Lov" ed è un qualcosa di ancora crudo, isterico e malvagio. Rispetto all'esordio non ci sono più Giulio Favero alla batteria (già, proprio il bassista del Teatro degli Orrori, qui comunque in veste di produttore) e il chitarrista Woolter, sostituiti rispettivamente da Luca Zaminga e Jan Falinski. I due, assieme agli "storici" Mirco e Panda, cantano di amore, ma non quello che provoca formicolio allo stomaco e senso di leggiadra felicità.
Qui è invece l'amore negato, perso, magari sognato ma mai realizzato. L'amore che porta a paranoie e lacrime, quando non è del tutto tradito generando ancor più astio e rancore.

All'iniziale "odio" del primo disco corrisponde eguale sentimento in questo nuovo episodio. Le ritmiche sono frenetiche e potenti, le chitarre isteriche e agitate, il cantato sospeso tra allucinate riflessioni e sguardo fisso nel vuoto.
Le otto tracce trasmettono un profondo pathos - come rigirarsi in un letto più e più volte senza trovare pace, con il sudore che cola copioso dalla fronte.
Un'unica parola per descrivere al meglio questo disco e i suoi contenuti? Putiferio.



11/05/2012

Tracklist

  1. Void Void Void
  2. Amazing Disgrace
  3. Hopileptic!
  4. Can't Stop THe Dance You Chicken
  5. Now The Knife Is My Shrink
  6. My Pitch Black Heart
  7. Loss Loss Loss
  8. True Evil Black Metal

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