Sea Wolf

Old World Romance

2012 (Dangerbird)
alt-pop-rock

Ricordando gli anni ruggenti dell’indie-rock di inizio Duemila, viene in mente quanto la scena musicale fosse ancora compatta, giusto un momento prima di sfracellarsi. Ora che il sistema delle band e della musica in generale è completamente raggiungibile o quasi, è naturale che venga favorita ancora di più la diversificazione della proposta, e diventi quasi impossibile formare correnti stabili che si riconoscano in una certa estetica, o, più semplicemente, in una tavolozza di suoni e soluzioni.
Per questo l’omologazione in sé genera sospetto, pare la prima indicazione di ignavia, ancora più di prima. I Sea Wolf di Alex Brown Church confermano in questo senso, purtroppo, di voler nascondere un po’ le carenze compositive al di sotto di un sound immediatamente riconoscibile, orchestrato in questo caso dallo stesso Church, dopo la passata collaborazione con Mike Mogis.

In “One World Romance” tutto è confezionato per soddisfare il gusto medio dell’ascoltatore, cosa pericolosa che spesso finisce per scontentare tutti. Così, le progressioni ammantate di archi sintetici di “Priscilla” mancano di molto il bersaglio; il ritornello britpop, Travis-iano del lancio “Old Friend” si rivela uno hook piuttosto volatile; “Kasper” sembra una B-side del periodo “X&Y” dei Coldplay.
La sensazione generale è che si potrebbero prendere un po’ delle band più di successo del momento, in ambito alternativo (Grizzly Bear, Shins), e privarle di quell’estro che più o meno tutti, ammiratori o detrattori, riconoscono loro.

Insomma, una band di apertura perfetta, per il suo essere innocua e blandamente derivativa. Straordinaria la somiglianza dello stile e dell’impostazione vocale di Church con Conor O’Brien (Villagers).

04/10/2012

Tracklist

  1. Old Friend
  2. In Nothing
  3. Priscilla
  4. Kasper
  5. Blue Stockings
  6. Saint Catherine St.
  7. Changing Seasons
  8. Dear Fellow Traveller
  9. Miracle Cure
  10. Whirlpool

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