The Samuel Jackson 5

The Samuel Jackson 5

2012 (Denovali)
progressive, post-rock

Diciamolo, un nome così spettacolare non fa presagire nulla di serio. Invece in questo quarto album il quintetto norvegese non scherza affatto, e prenota legittimamente un posto tra i migliori esponenti del progressive contemporaneo.

Il tentativo della band di affrancarsi dal post-rock strumentale che aveva caratterizzato i precedenti lavori emerge fin da subito: "Москва" è un pastiche sonoro in cui coesistono distorsioni decise e trame mediorientali di bouzouki, che si alternano con momenti di quiete e rumori d'ambiente. Di tanto in tanto si evidenziano rimandi all'epoca d'oro del rock progressivo, sia attraverso frequenti cambi di tempo e complesse strutture ritmiche, sia mediante arpeggi favolistici che farebbero la felicità di Steve Hackett ("Low Entropy").

Ma la band di Oslo, tutt'altro che epigonica, ha i piedi ben piantati in sonorità anni Zero, e lo dimostra col canto in controtempo di "Electric Crayons", e con "Ten Crept In", in cui un timido falsetto deflagra in un ritornello con cori barocchi degni degli Arcade Fire.

"The Samuel Jackson 5" è l'ennesimo tassello dello splendido mosaico che la tedesca Denovali sta costruendo in questi ultimi due anni.

16/07/2012

Tracklist

  1. Never-Ending Now
  2. Москва
  3. Electric Crayons
  4. Radio Gagarin
  5. Race To The Self-Destruct Button
  6. What Floats Her Boat
  7. Ten Crept In
  8. A Perennial Candidate
  9. Tremulous Silence
  10. ...And Then We Met The Locals
  11. Low Entropy

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