Timeghoul

1992-1994 Discography

2012 (Dark Descent)
progressive & experimental death-metal

"Enlightened to the point of bewilderment
Deaf to the song of creation
Blind to the light of the afterworld
What has always been shall always be"
("Infinity Coda")

In due anni, tra il 1992 e il 1994, i Timeghoul (provenienti da Forestell, Missouri e inizialmente conosciuti col moniker Doom's Lyre) registrarono due demo ("Tumultuous Travelings" e "Panaramic Twilight") per sei brani complessivi. Roba assolutamente di culto che, finalmente, la Dark Descent ha deciso di ristampare, assemblando questa raccolta che restituisce la forte ambizione di una band che non ebbe, purtroppo, il tempo di rifinire la sua proposta, perché tutti i suoi membri (in quei due anni si alternarono Jeff Hayden - chitarra, voce, tastiere, basso - Mike Stevens - chitarra - Chad McNeely - basso - Tony Holman - batteria - T.J. Oldani chitarra e Gordon Blodgett, chitarra) sparirono praticamente dalla circolazione.

"Rain Wound" è già un biglietto da visita niente male: suono cavernoso e pestilenziale, che spazia da scariche vigorose a passaggi sci-fi, passando per rapide decelerazioni doom e convulsioni tech-death. "The Seige" (il cui riff iniziale ricorda quello di "Brainstorm" dei Morbid Angel) aumenta il dosaggio di brutalità ma apre su improvvise parentesi melodiche che suonano ancora più aliene perché macchiate di viscide dissonanze. "Gutspawn" fu, invece, il primo brano in assoluto scritto dalla band e, oltre a rappresentare uno dei loro momenti più convincenti, mostra quanto la band, all'inizio della sua brevissima carriera, fosse già decisa circa la direzione da prendere: un death-metal progressivo, volutamente caotico e discordante, per certi versi anticipatore di tante soluzioni sperimentali dell'ultimo decennio.

Mentre le trame si fanno sempre più complesse ("Infinity Code"), la raccolta si avvicina a quelle che sono le composizioni più ambiziose della band, ovvero le due che, a suo tempo, uscirono sulla cassetta "Panaramic Twilight" e che insieme coprono circa diciannove minuti di musica. Gli otto minuti e mezzo di "Boiling In The Hourglass", ispirati a un racconto di Borges, mostrano che, all'incremento del substrato progressivo, seguì lo sviluppo di una scrittura insieme più fluida e tortuosa, capace di mettere uno dietro l'altro pseudo-canti gregoriani, interludi medievaleggianti e texture horror/sci-fi. Gli oltre dieci minuti di "Occurence On Mimas" sfociano addirittura nel sinfonismo più magniloquente.

Mentre Pestilence, Atheist e Cynic spingevano il death-metal verso nuove direzioni, facendo ampiamente leva sul loro tasso tecnico e sulla volontà di sperimentare senza limiti, con questi sei brani i Timeghoul mostrarono, a quanti ebbero la fortuna e la voglia di ascoltarli, che c'era anche la strada del caos e del terrore fantascientifico da poter percorrere...

07/09/2012

Tracklist

  1. Rain Wound
  2. The Seige
  3. Gutspawn
  4. Infinity Code
  5. Boiling In The Hourglass
  6. Occurence On Mimas

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