AA.VV.

Hands Of Doom

2013 (Mag-Music Productions)
doom, metal

Non c'è che dire, il nuovo luciferino tributo ai Black Sabbath è un autentico calderone di grandissimo heavy metal declinato poi nel migliore dei modi. Non si tratta della solita compliazione fredda, incisa per far felice le tasche dell'etichetta di turno, elemento che purtroppo è capitato svariate volte per la band in cui Ozzy Osbourne si è garantito la pensione a ventidue anni - tanti ne aveva quando uscì l'epocale "Paranoid". Dietro "Hands Of Doom" ci sono invece più appassionati che imprenditori, ma anche più professionisti (il nostro press-sheet è redatto da Stefano Cerati) che estimatori improvvisati.

Il disco ripercorre "all'italiana" i fasti del periodo osbourniano e i risultati sono spesso ottimi. Sbocco naturale di un progetto che da tempo crea pregevoli album-omaggio ("Generazioni, un Omaggio al Santo Niente”, “Simmetrie, Un Omaggio agli Scisma” e "One of My Turns, A Tribute to Pink Floyd") è il lavoro che la Mag-Music Productions ha messo a punto per celebrare una delle influenze principali per tutte le band chiamate in causa.
Le primedonne del cast sono senza dubbio quei tre figaccioni della Fuzz Orchestra, immediatamente seguiti dai conturbanti Zippo e dai maniacali Viscera/// - questi ultimi senza remore sul gradino più alto del podio. Nessuno delude, e ci mancherebbe altro. Vari gli altri approcci, decisamente buona la qualità delle interpretazioni su materiale presumibilmente arci-noto per chi frequenta queste pagine.

Così anche i sabbathiani occasionali potranno farsi un'idea di quello che era l'umore di canzoni originali come "Electric Funeral", "Snowblind", "The Wizard" e "Solitude" senza scostarsi troppo dalle versioni originali. "Into The Void" poi, rifatta dai Sergeant Hamsters, ha persino la stessa durata di certe compilation ufficiali - e sempre viva la personalità. A irrobustire tutto ci pensano le rivisitazioni più ardite e temerarie. Se i maestri sono fatti per essere mangiati, come disse qualcuno a suo tempo, non osiamo immaginare il banchetto luculliano che si sono fatti Witche's Brew e Vitale Exsequiae ingurgitando "Paranoid" e "Who Are You?" per trasformarle poi in cavalcata a mezza via tra Blue Cheer e Overkill la prima e un estenuante trip mortifero la seconda. O ancora la verve "porpora" di Butter Bacon Biscuits ("A National Acrobat") e quella "orgasmatronica" degli Hopesand ("Embryo/Children Of The Grave").
I Quiet In The Cave suonano oggi come a suo tempo suonarono i Type O Negative sul generazionale "Nativity In Black: A Tribute To Black Sabbath"; crediamo lo sappiano già e la cosa li lusinghi. Una spanna sotto giusto la prova vocale su "The Wizard" ad opera dei Misty Morning (il cui cantante sembra non essersi mai ripreso del tutto dall'incontro con James Hetfield) e la goffa cover in italiano ad opera dei Malanoctem: esempio palese di quanto il troppo stroppia, e a volte faccia anche un po' sorridere.

C'è stato però un tempo in cui dedicare una raccolta ai Black Sabbath era un'opzione assai gustosa per occupare il tempo libero dei ragazzi. Poi i tempi sono cambiati e quella delle raccolte-tributo ai quattro di Birmingham è diventata una vera e propria moda, per non dire un vero e proprio business. Così tutti i metallari sparsi per il Mondo hanno potuto continuare a fare le loro messe nere e i loro sacrifici indotti dal diabolico rifforama iommiano, ma con una compilation diversa ogni mese.
Se così un tempo per molti di noi ascoltare gli originali dava l'idea di appartenere ad una setta e scovarne una cover ad opera dei Flower Travellin' Band rafforzava questa idea, adesso tra tributi in veste medioevale e altri addirittura in chiave natalizia, sembra che a non citare il Sabba Nero siano rimasti veramente in pochi, pochissimi - basti pensare che persino i Cardigans hanno coverizzato "Changes" nel 2003. Per questo 7,5. Un sette pieno ma che deve fare i conti con almeno un'altra decina di tributi più o meno validi già in giro.

13/02/2013

Tracklist

  1. Black Oath - Electric Funeral
  2. Buttered Bacon Biscuits - A National Acrobat
  3. Confraternita del vuoto immense - Solitude
  4. L’impero delle ombre - Snowblind
  5. Sergeant Hamster - Into the Void
  6. Hopesend - Embryo/Children of the Grave
  7. Witche’s Brew - Paranoid
  8. Fuzz Orchestra - Behind the Wall of Sleep
  9. Viscera - Wheels of Confusion/The Straightener
  10. Zippo - Wicked World
  11. Vitales Exsequiae - Who Are You?
  12. Quiet in the Cave - Sweet Leaf
  13. Misty Morning - The Wizard
  14. Malanoctem - Sabba sanguinario (Sabbath Bloody Sabbath)

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