Alberich non è altro che uno dei moniker usati dall’ingegnere del suono di casa Hospital Productions (label di Nick Fernow aka Prurient) Kris Lapke per produrre bulimicamente materiale destinato a quel meraviglioso limbo fra techno e noise. Fattosi notare - per chi ha buona memoria - già ai tempi di “Bermuda Drain” (2011) come importante tassello per la costruzione dei synth dell’album, Kris dà qui inizio a una serie di raccolte del materiale che ha saputo distribuire fino ad oggi su supporti difficili da recuperare, soprattutto cassette ultra-limitate.
Quello che nasce dall’ascolto di questo “Machine Gun Nest…” è la convinzione che dentro casa Hospital si respiri un’aria da conflitto perenne; la opener “Gold” riecheggia i fasti dark-ambient industriali di “Cairo Is A Haunted City” del recente Vatican Shadow, come i bubboni organico-meccanici di “Rumbala” sono i gemelli deformi di quella perla catramosa che fu il debutto di Lussuria.
Una compilation che nuota fra canali fognari di matrice death-industrial (“Snow Is Falling In The Ruins Of Stalingrad”) fino ad assurgere a timbriche più dilatate e notturne, per poi crollare dentro ingranaggi bellici mostruosi.
Per quanto incapace di apportare novità a uno scenario già ben delineato dai suoi compagni di etichetta, il lavoro di Alberich sarà sicuramente apprezzato dai fondamentalisti della visione techno-industriale, che ameranno il gusto analogico e meravigliosamente caotico della sua composizione.
25/09/2013