Aoife O’Donovan

Dopo dieci anni di militanza nella band bluegrass Crooked Still, Aoife O’Donovan (si pronuncia EEF-ah) affronta il suo primo album solista senza rinunciare alle raffinate soluzioni sonore della sua ex-band di Boston. Folk, blues e rock si alternano tra arrangiamenti eleganti: dobro, banjo, steel guitar si intrecciano con soluzioni elettroacustiche originali e accattivanti.

Pur senza rompere i canoni del folk-rock, “Fossils” riesce a strappare un sorriso e un applauso grazie a una buona scrittura e a una voce flessuosa. E' infatti un album che non rinuncia ai canoni pregressi, ovvero un tocco di Joni Mitchell era “Blue”, un profumo di rock-blues alla Alison Krauss (che ha interpretato un brano dell'autrice) e una serie di piccole trasgressioni che rendono il tutto rimarchevole.

Il delicato arpeggio che si incrocia con fisarmonica dobro e banjo in “Briar Rose”, il tenace country-rock di “Beekeeper” rappresentano i due poli tra i quali la musica della O’Donovan si muove agilmente, senza mai cadere nella banalità. Una certa timidezza nelle proprie possibilità vocali e una produzione a tratti distratta smorza in parte il potenziale di un album che certifica comunque la bravura della cantautrice.

“Red & White & Blue & Gold”, primo singolo dell’album, e “Lay My Burden Down“, il brano reso famoso dalla Krauss, sono un tangibile esempio del talento di Aoife, e non è difficile intravedere tra le dieci canzoni di questo esordio solista qualche melodia capace di spiccare il volo. “Pearls” e “Thurday’s Child” sono le più pop e immediate, ma è il trittico finale il manifesto più convincente dell’artista: qui il lavoro di produzione di Tucker Martine (marito di Laura Veirs) dona spessore e magia con richiami space-blues e atmosfere notturne ricche di echi roots.

“Fossils” è il primo banco di prova per la O’Donovan come solista, una dichiarazione di autonomia stilistica che mette a frutto anni di ricerca e sperimentazione tra country e bluegrass con un convincente insieme, che fa evolvere il sound dell’artista verso un corposo folk-blues.

06/06/2013