Bohemien

Bohemien

2013 (RBL/ Edel)
gothic-rock, post-punk

Una leggenda metropolitana, amata soprattutto da Carlo Lucarelli, sostiene che David Bowie sia un vampiro. Il Duca Bianco - che allora sarebbe meglio ridefinire Nero - per nascondere la sua immortalità vampiresca alle umane genti cambierebbe così look di continuo, non per volontà diciamo artistiche, ma per distogliere tutti dal fatto che, in pratica, non invecchi mai. Una cazzata, sostanzialmente, ma che ben ci introduce ai romani Bohémien.
Guidati dall'eclettico Alex Buccini e dal fido chitarrista Luciano Liberatore, pur non avendo alcunché in comune sul piano musicale con Mr. Jones, e al massimo qualche velato accenno estetico, i Bohémien sembrano essere immortali. Anche loro cambiano di continuo, line-up soprattutto, spariscono, in molti li danno per spacciati, ma poi ritornano più agguerriti che mai. Questa storia va avanti dal 1985. Ponendoli di diritto al fianco di nomi ben più noti e chiacchierati, ci viene in mente quello dei Diaframma di Federico Fiumani, ma che non sempre hanno soddisfatto i propri fan con album all'altezza del proprio passato.

I due Bohémien primigeni, invece, hanno centellinato le proprie uscite - sono cinque in tutto, più una carrettata di singoli e/o partecipazioni - con una parsimonia artistica certosina e una riuscita messa in scena live che, allo stato attuale, sembra non aver mai deluso nessuno.
Se questo accada per la scelta, sempre oculata, dei propri compagni di viaggio  (Gian Paolo Cesarini al basso e Valentina Larussa alla batteria non sono certo nuovi a progetti di valore), non c'è dato accertarlo. Molto però influirà la mente alacre di Alex; da sempre addentro all'universo musicale e artistico in toto, non ha mai lasciato che la sua creatura si impantanasse nei luoghi comuni triti e ritriti che la scena "dark" di appartenenza impone.
La varietà cromatica della sua tavolozza è infatti ricca di richiami eleganti e mai banali, che vanno da Clara Calamai ("Come Un Gas"), Pierre Jules Théophile Gautier ("Lo Spettro Rosa") o Alessandro Amaducci (l'Attacco Psichico è quello di una video-installazione dell'artista torinese). Se così i concittadini Spiritual Front, con i loro rimandi e le loro analisi iconografico-esistenziali, stanno ridando linfa a un non-genere come può essere considerato oramai da tempo il neo-folk, i Bohémien riescono a riportare in auge quello che un tempo veniva chiamato positive-punk o death-rock.

I due (più due) sono infatti una band con una visione, con uno scopo e questo è già un gran punto di merito. Si vede un progetto al di là del genere proposto. E questo è lo stile con cui lavorano da sempre tutti i grandi, dai Germs a Rozz Williams, se non si vuole scomodare nomi più blasonati. Il cantante, paroliere, percussionista e pensatore Buccini non sembra uscito dagli anni Ottanta più credibili e invidiabili, c'è vissuto proprio. Il suo canto, dal nulla, in un panorama italico ormai totalmente scevro di personaggi istrionici (Capovilla non è istrionico, è dittatoriale), è una serrata disamina sul fascino indiscreto della borghesia ("Un Altro Sabato Ancora"), su un certo romanticismo hemingwayano ("Gli Occhi Degli Amanti"), sullo stato dell'arte e/o della vita ("Dove è il Sublime?", "Natura Morta", "Serial Painter").
La struttura musicale, dal canto suo, è sempre articolata su dinamiche genuinamente dirette e perciò accattivanti, anche in un brano ampiamente strutturato come "La Diagnosi del Dr. Bleuler". Invece, se mai, l'impatto e l'immediatezza dell'ascolto vengono meno con le due dolenti strumentali che si susseguono per oltre sei minuti: "Le Foglie Tremule" e il prologo de "Lo Spettro della Rosa".

Sghembo e pulsante, retrò e demodè fin dalla lussureggiante veste grafica, "Bohémien" non chiede ascolti e simpatie in nome di raffronti con vecchie glorie ormai andate. Foss'anche se si chiamassero Andi Sex Gang, Jack Grisham o Lucas Lanthier. E' vivo qui e ora. Almeno fino alla prossima reincarnazione.

12/02/2013

Tracklist

  1. Un Altro Sabato Ancora
  2. La Macchina del Tempo
  3. Gli Occhi degli Amanti
  4. Come un Gas (La Canzone di Clara)
  5. Serial Painter
  6. Dove è il Sublime
  7. Le Foglie Tremule
  8. Lo Spettro della Rosa (prologo)
  9. Lo Spettro della Rosa
  10. Attacco Psichico
  11. Natura Morta
  12. La Diagnosi del Dr. Bleuler
  13. Petruŝka

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