Piccola uscita, ma d’interessante impatto. Questo Ep per Cititrax,
sublabel della Minimal Wave records, è la prima creatura del duo svedese formato da Joakim Karlsson e Mai Nestor e si inserisce in quel filone di “novità” sintetiche come Streetwalker,
Innergaze e
The KVB che Veronika Vasicka produce parallelamente alle ristampe di materiale synth-wave e minimal che l’hanno da sempre caratterizzata.
Non per questo dobbiamo aspettarci un suono difforme dall’estetica dall’etichetta-madre: questo giovane progetto ci mostra un orizzonte splendidamente ghiacciato, riflettente una luce vitrea e perlacea che si muove velocissima su partiture sintetiche in bilico continuo tra una malinconia astratta e una inquietudine fisica, tendente a una danza tragica. Vediamo muoversi epilettico un corpo nudo e glabro, androgino, che vive racchiuso dentro un poliedro cristallino, che riecheggia dentro una struttura pallida e marmorea; è questa una bellezza delicata che si poggia sulla fragilità poetica di un cantato in francese in continuo frantumarsi e ricostruirsi, che rende il corpo centrale del vinile (“Alan Turing”, “Albatross”, “A Thousand Years”) un piccolo cuore plumbeo da ascoltare lentamente, in un denso e oscuro senso di tragicità.
Tra coldwave e canzone mortale, un piccolo gioiello a 33 giri.
23/12/2013