Golden Suits

Golden Suits

2013 (Yep Roc)
alt-folk-pop, psych-pop

Chi avrebbe preferito che i Department Of Eagles avessero più successo dei Grizzly Bear, così che Daniel Rossen potesse dedicarvisi più compiutamente, non potrà che rallegrarsi di questa nuova avventura di Fred Nicolaus, la seconda anima del side project di Daniel.
Golden Suits è forse qualcosa di più simile a un progetto solista, per Nicolaus, nonostante Rossen contribuisca riconoscibilmente (“Little One”) e altri membri dei Grizzly Bear siano citati tra gli esecutori dei brani.

“Golden Suits” mostra infatti un’anima spiccatamente classicista e cantautorale, per quanto immersa in tenui e cangianti arrangiamenti e in tepide coralità (“Dearly Beloved”), risolte in brevi apici chitarristici, che non nascondono la stretta relazione col gestalt della musica indipendente odierna, non solo riconducibile ai Grizzly Bear e a Rossen, ma anche al folk-pop minimalista dei Bowerbirds (“Wash It Away”). Sempre con “Graceland” in bella vista sullo scaffale, però.
Sghembe impressioni Beatles-iane (“You Can’t Make Your Mind Up”) circoscrivono il pop intellettuale, raffinato di Nicolaus – “Golden Suits” è dedicato e ispirato alle opere dello scrittore John Cheever, raccontato qui nel dolente brano pianistico di “Restaurant Song” – che raggiunge probabilmente il suo punto più alto nello scarno dinamismo di “Swimming in ‘99” e "Didn't I Warn You".

Certo, le intuizioni, sia sul piano musicale che compositivo, sembrano ancora a uno stadio incompiuto o, forse, rivelatrici di un talento un po’ più offuscato rispetto a Rossen. Il pallido refrain di “Under Your Wing” sembra indicarlo: non sgradevole, semplicemente medio.

30/08/2013

Tracklist

  1. Swimming In ‘99
  2. Under Your Wing
  3. I Think You Would Have Been Mine
  4. You Can’t Make Your Mind Up
  5. Restaurant Song
  6. Didn’t I Warn You
  7. Wash It Away
  8. Find A Way
  9. Little One
  10. Dearly Beloved


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