Hotel Alexis

Raised On Fire

2013 (Broken Sparrow Records)
americana, alt-folk

Sidney Lindner è uno dei segreti meglio custoditi dell’Americana recente, attivo ormai da più di un decennio prima come chitarrista dei Torrez e poi nei Golden Hotel.
Il suo talento come autore è fiorito in due album a nome Hotel Alexis pubblicati nel corso degli anni 00: i misconosciuti “The Shining Example Is Lying On The Floor” (2004) e, soprattutto, “Goliath, I’m On Your Side” (2007) possono essere considerati piccoli classici alt dello scorso decennio, per l’intensità e la qualità di una scrittura capace di unire in un blend riconoscibilissimo struggimenti Sparklehorse, elegie Wilco e sognanti atmosfere West Coast; le stesse del commovente “Holy Brother Of The Mountain Sun” (2011), scritto in memoria del fratello maggiore Cayce, scomparso quattro anni prima.

Per “Raised On Fire”, Lindner ritorna alla sigla favorita, regalando otto tracce che perdono parte dei connotati alternativi delle precedenti uscite e si focalizzano su un classicismo country-folk fatto di acustiche e lap-steel, tenui tinte psichedeliche, archi lievi e backing vocals femminili affidate a Kimberlee Torres e Jaci Kjernander.
Una forma che esalta il baritono dell’autore, a partire dall’opener “Raise Me”: arpeggio in maggiore e sequenza melodica gemella di “Everybody Hurts”, riverberi d’elettrica e un’interpretazione soulful che piace accostare al Lanegan di “I’ll Take Care Of You”, medesima sensazione suscitata più in là da “For Dallas”.
Il piano elettrico che apre “Gold Tonight”, poi, è perfetta introduzione per uno slow dal suono evocativo e distante, che richiama alla memoria i cieli densi del Neil Young di “On The Beach”.

“Hold The Line” è un country scheletrito, vento gelido e rami spogli, mentre la claustrofobia delle strofe di “Michael Where” si scioglie per qualche istante nelle anse melodiche del chorus.
“Sycamore” e “These Western Shores”, quasi gemelle, avvicinano maggiormente le atmosfere sospese dei precedenti lavori di Lindner e si dilatano in strutture aperte che sono pura poetica dei grandi spazi.
Per ultima arriva “Sailor On Silver” ed è forse l’apice della raccolta: il tema portante, soffuso e malinconico da far invidia al miglior Tweedy, lentamente scivola sullo sfondo mentre tutto attorno rannuvola, alla maniera dell’uragano sfocato con cui i Coen  chiudevano “A Serious Man”.

Un lavoro breve ed emozionante, “Raised On Fire”, poco più di mezz’ora di musica capace però di assommare a sé tutte le qualità di un songwriter che meriterebbe ben altra fortuna.

27/12/2013

Tracklist

  1. Raise Me
  2. Gold Tonight
  3. Hold The Line
  4. Michael Where
  5. For Dallas
  6. Sycamore
  7. These Western Shores
  8. Sailor On Silver

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