Inextremis

At The Point Of Death

2013 (Nostilevo)
dark-wave

La disperazione lo vinse. Aveva tanto dolore e tanta amarezza nell’anima,
si sentiva così solo e oppresso dalla paura,
che minuscole lacrime di cane,
come bollicine,
gli uscivano dagli occhi asciugandosi subito

(Michail A. Bulgakov)


Non si riuscirà mai a stabilire scientificamente perché le emozioni legate a forme di malessere esistenziale, sofferenza e disperazione - che per millenarie generazioni ormai dovrebbero essere geneticamente impresse nel Dna umano rendendoci immuni – provocano stati d’animo di profonda tristezza che, nella migliore ipotesi, porta sempre al raggiungimento della fuoriuscita di quelle piccole gocce calde chiamate lacrime, mentre nella peggiore, a quell’ultimo gesto disperato del suicidio.
Non esiste regola scritta che unisce il malessere d’ogni essere vivente del pianeta con le lacrime; questo legame è strettamente univoco e soggettivo, alcuni riescono ad esternarle, altri, invece, le espellono interiormente: quelle che si potrebbero definire in modo semplice lacrime a secco, descritte meravigliosamente nel breve passaggio dello scrittore russo Michail Bulgakov, e tratte dal racconto “Cuore di cane” (1928).

Il titolare della Nostilevo - collaudata etichetta americana dedita a pubblicazioni su audio cassetta e già conosciuta attraverso i Tearist – si tuffa in un'aneddotica dark della malinconia: in un freddo pomeriggio autunnale, girovagando fra chiese sconsacrate, fatiscenti capannoni industriali, e cimiteri abbandonati, la sua attenzione è richiamata dal gracchiare di un corvaccio nero posto sulla sommità di una malandata lapide senza nome.
Nell’approssimarsi scorge una bara semiaperta, dalla quale fuoriesce lo scheletro di un braccio umano che stringe, saldamente fra le dita, un'audio-cassetta: come se l’anima dannata del povero defunto volesse in un certo qual modo che qualcuno narrasse le tragiche storie contenute all’interno di quell’inquietante nastro magnetico.

Così, il sepolto tape degli Inextremis - uno sconosciuto duo canadese di metà anni Novanta, formato dall’anima inquieta della sacerdotessa Alexis Child (testi, sintetizzatori, voce) e dal tenebroso Wayne Cowan (sintetizzatori, programming) - rivede la luce dopo quasi venti anni di forzata sepoltura: la prima edizione, infatti, è datata 1996 Nocturna Productions.
“At The Point Of Death” è il titolo di questo nastro maledetto: una raccolta di storie d’anime disperate, di sconsiderato ultimo gesto, di suicidio, di lacrime, di dolore e sofferenza interiore. Una miscela di racconti dark-wave, nei quali convergono e si mescolano macabri cerimoniali Zero Kama (“Damien Revisited”), profonde e tetre voragini, sintetiche litanie pagane in stile “Danse Macabre” dei Giardino Violetto (“Kiss Of Death”) e infine, tanto di quel felice melodramma che ha come apice Anna Varney Cantodea dei Sopor Aeternus.

Vortici di disperazione (“Into The Fire”), molecole di anidride solforosa in un’atmosfera eterea e sognante (“Double-Edge Sword”) e lente sfumature di folk-noir-cabaret che rimandano ai Cinema Strange e Deadfly Ensemble (“Blind”) confluiscono nel racconto finale di “Dark Horse” che, con la sua aria opprimente e malsana, crea una sorta di rivisitazione in chiave goth-industrial dell’oscuro capolavoro anni Ottanta “Camouflage Heart” dei Cindytalk.
Avete in programma una visita al cimitero parigino di Père-Lachaise? Bene, sperate di trovare una di quelle giornate novembrine, nebbiose e crepuscolari, poiché “At The Point Of Death" è in grado di scandire i passi tra gli ombrosi e autunnali viali ricolmi di foglie d’acero secche, risuonando così come il perfetto accompagnamento sonoro. Un album che (forse) sarebbe perfino gradito dalle numerose e celebri anime dei trapassati.

19/03/2013

Tracklist

1. Damien Revisited

2. Double-Edge Sword

3. Kiss Of Death

4. Into The Fire

5. Ritual Misery

6. Blind

7. Bitter Harvest

8. Dark Horse