Katatonia

Dethroned And Uncrowned

2013 (Kscope)
sorrowful-metal

Il perché è ancora da chiarire, ma la Kscope pare essere divenuta, ancor più della casa madre Snapper, il punto di approdo finale di tutta quella serie di formazioni protagoniste in un glorioso passato della scena nordica metal (doom, death, black, ecc) ben intente a reinventarsi in salsa melodica. Se per Anathema e Opeth il grado di separazione poteva essere rappresentato in maniera ben evidente dall'infarinatura convulsa in salsa neo-prog e dall'incontro proprio con Steven Wilson, discorso analogo non si può fare per i mille sublimi volti degli Ulver e, in ultima, per i Katatonia.

Per il terzetto capeggiato da Jonas Renske, già autore quest'anno di una poco felice escursione in territorio alt-prog al fianco di Mr. Pineapple Thief Bruce Soord, l'approdo tarda sino al decimo album e non cerca per giunta di evolvere ulteriormente le avvisaglie prog che avevano caratterizzato il precedente "Dead End Kings", che viene invece ripreso e immerso totalmente in quel territorio definito dalla stessa label sorrowful-metal: un mondo particolarmente pericoloso, fatto di lenti languori malinconici mescolati in genere a trame (qui assenti) vicine all'accezione più mainstream del mondo metal, nel quale il rischio di scadere nel melenso-pacchiano è perennemente dietro l'angolo.

Per assurdo, "Dethroned And Uncrowned" scampa questo pericolo proprio rinunciando a qualsiasi avvisaglia metallica, piegandosi piuttosto a una forma di ballad malinconica e crepuscolare, cullata da dialoghi fra soli strumenti acustici, in una sorta di commistione fra un pop dimesso e il dark-folk più accessibile. Una ricetta di per sè raffinata, dalla quale riescono a nascere gioielli strappalacrime come le rivisitazioni della livida "The Racing Heart", dell'evanescente "Hypnone", della più esoterica "Buildings" e della variopinta "Undo You". I problemi sorgono, però, una volta posto il tutto dinnanzi alla prova della lunga durata: seppur priva di scivoloni grossolani e decisamente compatta, una tracklist di undici brani - per altro adattati anziché costruiti in questa forma - che continua ad indugiare su una simile formula finisce per scadere in un impasse che conduce inesorabilmente alla noia.

Ai Katatonia sembra mancare più che altro quella classe necessaria ad affrontare un mondo decisamente ostile, dove in tanti prima di loro e altrettanti dopo hanno dovuto e dovranno sbattere la faccia contro la difficoltà di sganciarsi dalla riproposizione di certi cliché. Di sicuro "Dethroned and Uncrowned" è un album che piacerà a chi già si era goduto il ben più riuscito originale e a quella nutrita schiera di aficionados che hanno apprezzato in passato certe sonorità, qui espresse in maniera decisamente più evoluta e meno scontata di un gran numero di band che ha venduto al tempo molto più di quanto venderanno oggi questi ex-maestri del doom. Verso il cui passato non si riesce però a non provare una certa, copiosa nostalgia.

28/10/2013

Tracklist

  1. The Parting
  2. The One You Are Looking For Is Not Here
  3. Hypnone
  4. The Racing Heart
  5. Buildings
  6. Leech
  7. Ambitions
  8. Undo You
  9. Lethean
  10. First Prayer
  11. Dead Letters


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