Krohn, Jestram, Lippok

Bernd Jestram e Ronald Lippok rinunciano per una volta al marchio Tarwater per il loro nuovo album, “Dear Mister Singing Club”, che cita nei titoli di testa anche il vecchio amico Alexander Krohn, qui alle prese con testi di poeti della scena di Prenzlauer Berg (Jochen Berg, Stefan Döring, Clemens Kuhnert, Bert Papenfuß, Andreas Paul ). Un omaggio ai tempi di Berlino Est e di quella poetica anarco-punk che i tre musicisti non hanno mai dimenticato nelle loro carriere.

Musicalmente il disco è meno legato all'universo elettronico di quanto non lo fossero le ultime prove dei Tarwater. La prima canzone in scaletta, “Metall”, è una veloce ballata folk che sembra uscita da un unplugged dei Dirty Three. Ancora più fuori le regole dell'electro-post-rock al quale ci hanno abituato in tanti anni di carriera Jestram e Lippok la sgangherata filastrocca country-punk “Der Zug Am Leibe”.

Poi, come per incanto, Alexander, Bernd e Ronald piazzano una canzone che cortocircuita trent'anni di pulsioni sotterranee, partendo dai capostipiti Joy Division e arrivando fino alle più moderne pulsioni elettro-noise berlinesi (“Imagine This”). La magia si ripete sull'incantevole “Ihr Koennt Alle Bei Mir Schlafen!”, una passeggiata notturna ai confini della realtà, uno strumentale che sottolinea la straripante fantasia dei Tarwater. E più avanti ancora sul folk-dub sognante “Unter Bann” prologo alla follia contagiosa di “Gasherd Anzuenden”.

24/12/2013