M!R!M

Heaven

2013 (Fabrika)
post punk, synthwave

Nato inizialmente come duo nel 2011 il progetto M!R!M è ormai la creatura mentale e fisica dell’unico Iacopo Bertelli. “Heaven” è il primo Lp vero e proprio del nostro, succesivo a un paio di Ep quali “It’s Not Enough Anymore” e “Enjoy Your Sorrow” distribuiti in free download e in cd-r, ed esce per l’etichetta greca Fabrika records che ricordiamo per gli ormai noti Lebanon Hanover, il debutto dei Die Selektion, She Past Away e diverse ristampe/antologie in campo synth-wave e post-punk.
 
Anche se potremmo tranquillamente etichettare la musica di Bertelli come un profondo amore per
il post-punk più acido e distorto, non daremmo vera giustizia a un disco di rara intensità.  Intensità che nasce da un’autonanalisi, da una trasposizione estetica di emozioni e paranoie che cercano nomi e volumi distorti. “Heaven” è un obiettivo, una visione a cui aspirare attraverso un percorso farraginoso e disseminato di trappole cerebrali.
Suicide, Jesus & Mary Chain, DNABauhaus così come il primo Blank Dogs o i Soft Moon meno stratificati sono le nuvole dense di radioattività di un cielo a strapiombo su una mente labile.

È  carico di paranoie e lisergia il trittico di apertura “Jubilee” -“Seeking Love”–“Dead Inside”, una corsa impazzita verso la fine della strada dove si trova una quiete mortale, una sospensione a mezz’aria fra le voci frammentate di “Liebe Machen” dove le chitarre prima furiose e metalliche penzolano a morto in cielo grigio piombo. La corsa continua nel delirio sintetico di “Sodoma” e in quello ectoplasmico di “Homesick”, che ci preparano al momento di tenue bellezza di “Lizards”.  Tutto diviene più sottile e meno grumoso, drum machine  e chitarre costruiscono uno sfondo cosmico  su cui la voce di Nathalie Bruno (cantante del progetto Phosphor) si costruisce una nicchia, un angolo di opaca luce astratta. È questa un’apparizione sacerdotale che introduce l’ultimo passaggio, quello della salvezza finale, sebbene apparente. “Embraced Forever” infatti sembra la conclusione della ricerca, della dannazione e della inquietudine, lo spazio si dilata e si rarefa, peccato che una morbosa paranoia sembra nascondersi dietro le pieghe  della luce.
 
Una luce sempre opaca e traballante, pronta a scomparire e far sprofondare nell’ignoto. Il passo di Bertelli è malfermo, dentro una materia oscura morbida e incandescente. È questo il primo ritratto di un percorso artistico dalle radici chiare, ma attraversato da vene di un’intensa energia.

12/01/2014

Tracklist

  1. Jubilee
  2. Seeking Love
  3. Dead Inside
  4. Never Trust
  5. Liebe Machen
  6. Sodoma
  7. Homesick
  8. Lizards (Feat. Nathalie Bruno)
  9. Acid Dreams
  10. Embraced Forever

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