Mombu

Niger

2013 (Subsound Records)
sperimentale

Che l’Italia sia ormai al top nell’ambito dell’avant-rock e delle sue contaminazioni è un dato di fatto, per di più testimoniato dal sempre maggiore spazio riservato ai nostri connazionali dai magazine stranieri. Così, non ci si deve più stupire dell’eccellenza, soprattutto quando arriva da due vecchie conoscenze del panorama underground nostrano - i Mombu sono, infatti, Antonio Zitarelli dei Neo e Luca Mai degli Zu.

Ora, visto che entrambe le formazioni di partenza trafficano (in modo diverso) con avant-prog, jazzcore, noise-rock e dintorni, sembrava facile prevedere dove sarebbero andati a parare i due. E in effetti l’ambito di appartenenza risulta essere più o meno quello, ma il prodotto è alieno, perché i Mombu riescono nell’inedita operazione di portare il jazzcore a un punto di non ritorno. Del jazzcore, nelle sette composizioni di “Niger”, è rimasto solo lo scheletro, uno scheletro aridamente rimpolpato da ritmi africani che sembrano fuoriuscire da un rito voodoo. Allora, qui il termine “sperimentazione” riacquista il suo significato originario, nel senso che, l’incontro tra la costipazione del free-jazz noise europeo e la ritualità “nera”, trova sintesi in un suono nuovo, solo in parte riconducibile agli elementi che lo hanno generato.

Il sax di Mai è scorticante e "sgradevole", eppure riesce a emanare un calore insolito, la batteria di Zitarelli è una mitragliatrice in guerra. Il bello è che nessuno dei due strumenti opera in funzione di accompagnamento rispetto all’altro, ma entrambi cooperano e duellano in posizione di sostanziale parità. La musica secca e compressa che ne viene fuori è da testate nel muro. 
Nell’anno del signore 2013 nessuno suona come i Mombu.

14/06/2013

Tracklist

  1. Niger
  2. 667 A Step Ahead Of The Devil
  3. Adya Houn' To
  4. Mighty Mombu
  5. Carmen Patrios
  6. Seketet
  7. The Devourer Of Millions

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