Noon

Il comunicato stampa che accompagna l’esordio dei Noon si premura di metterci al corrente che nella band ci sono due presenze femminili, Stefania Savi (voce e chitarra) e Caterina Mozzi (basso), entrambe transfughe dagli Skate-Off The Witch. Insieme a questi completano la line-up Marco Murtas (voce e chitarra) e Alberto Maffi (batteria). Il quartetto ha avuto l’idea di caratterizzare fortemente le nove tracce di “775 Lumière”, inserendo nei testi alcuni estratti dai dialoghi di film che evidentemente i Noon hanno particolarmente amato.
Le citazioni riguardano grandi evergreen quali “Il silenzio degli innocenti”, “Dracula”, “Dirty Harry”, “Apocalypse Now”, “Midnight Express” e “Twin Peaks”, ma soprattutto la filmografia pulp anni 90 attraverso “Natural Born Killers” e Quentin Tarantino, omaggiato due volte con “Pulp Fiction” e “Reservoir Dogs”, noto in Italia (qualora qualcuno non ne fosse al corrente) con il titolo “Le iene”.

Gli aspetti musicali non sono meno interessanti di quelli testuali. Ci troviamo al cospetto di un bell’incrocio fra hard-rock e stoner, una situazione nella quale le chitarre assurgono al ruolo di protagoniste assolute, rivestendo le nove tracce di suoni grossi, potenti e aggressivi.
Black Sabbath, Kyuss e Melvins sono soltanto alcune fra le radici più evidenti del sound proposto in “775 Lumière”, titolo che rappresenta un’ulteriore dedica ai fratelli inventori del proiettore cinematografico.

Nel mare magnum di dischetti che ogni giorno vengono pubblicati in giro per il mondo, questo dei Noon va premiato se non altro per lo spunto sul quale è fondato.

24/12/2013