Orange Lem

Crystal Ball

2013 (Autoprodotto)
alt-pop
6.5

Sarà che uno è predisposto, dopo l'estate, a stemperare l'impulso all'immediatezza vitale in strutture emozionali vieppiù complesse, e sarà anche che non è disposto a farlo brutalmente da un istante all'altro, così questo nuovo Ep del quartetto pesarese Orange Lem casca proprio a fagiolo.
Registrato nell'inverno del 2012 al Soundwave di Paolo Rossi, "Crystal Ball", con la bellissima copertina ad opera di Alessandro Baronciani, è lieve, raffinato ed elegante. Vi si aprono attimi di gaudiosa spensieratezza, oasi di melodia assoluta - eppure tutto sotto il ferreo controllo della composizione.
Ogni parte fluisce nell'altra come una felice sinfonia pop: quattro canzoni si danno docilmente il cambio al proprio interno, dove attimi vestiti da un'elettronica sensitiva, minuziosa, a volte anche diradata si mutano in bubblegum, zone di pop trascolorano in umile cantautorato folk, e tutto il limitrofo s'amalgama ancora meglio.

Dall'lp d'esordio "David is a Narcoleptic Man" del 2011, gli Orange Lem, sotto la guida di Marco Braca (ex-Lazy Jane) hanno fatto un buon passo in avanti, non tanto a livello formale, dove ripetono (con più successo) la formula sù descritta, ma segnatamente sul piano della personalità e della leggerezza con cui le canzoni si offrono, come collage fluido di micro-melodie assuefacenti e flusso di stimolazioni caleidoscopiche. Si passa così da una "Richard Cane" (con Costanza dei Be Forest come seconda voce) o una "Real Estate", che potrebbero far venire in mente ad alcuni i Trembling Blue Stars, ad altri i Wake di "A Light Far Out", ovvero gruppi inclini alla fusione (ma controllata) di atmosfere eterogenee, eppure capaci di far convergere tutto in una visione d'insieme marcatissima, fino addirittura a certi umori nordici di casa Labrador nel cantautorato di "Happy Days" (Airliner vi dice niente?).

In ultima istanza, questo è pop d'autore, un Ep brillante, sia per qualità compositiva media che per i suoni scintillanti dei brani, vestiti con un'elettronica minuziosa e affascinante che mostra l'abilità sintetica e la scaltrezza di una band ormai navigata.

31/10/2013

Tracklist

  1. Richard Cane
  2. Real Estate
  3. The Happy Days
  4. Plastic Tube


Orange Lem sul web